POLITICAPRIMO PIANO

Giosi benedice le “larghe intese”: «A Ischia è sparito il centro destra»

Lunga intervista con l’eurodeputato del Pd che analizza l’allargamento della maggioranza voluto da Enzo Ferrandino, si sofferma su Casamicciola e Lacco Ameno ma anche su temi caldi come demolizioni e recovery fund. Senza tralasciare il ruolo dell’Europa nella gestione della pandemia e dei vaccini

Partiamo da lontano, da casa sua, dall’Europa. L’Unione Europea non è rimasta esente da critiche per la gestione del reperimento dei vaccini. Da dentro, che idea si è fatto?

«Ci sono fasi distinte a giudizi distinti. La prima riguarda la gestione dell’emergenza. Credo ci sia poco da aggiungere a quanto già detto, cioè che senza il coordinamento europeo non avremmo avuto una risposta simile. Da questa gestione dell’emergenza nasce anche la necessità di procedere velocemente alla stipula dei contratti con le società farmaceutiche per il reperimento dei vaccini. Qui si potrebbe contestare la mancanza di trasparenza, il dovere di rendere pubblici i contratti. Ma di certo non l’efficacia dell’EMA, che ha vigilato sul corretto funzionamento degli stessi, né tantomeno sul decisionismo della Commissione, che si è dimostrata decisa e risoluta nel richiamare le aziende farmaceutiche ai vincoli contrattuali. Mi rendo conto che il momento è difficile, che ognuno di noi confida che si possa ritornare alla normalità quanto prima, ma il giudizio deve restare ponderato, tenere conto di tutto quello che è successo e dargli il giusto peso».

«L’apertura della maggioranza a riunire le forze l’ho vista in maniera molto positiva. È un segno di grande maturità politica. Ora l’amministrazione è praticamente monocolore e questo è un bene visto che il Pd governa a livello regionale e nazionale. E poi dopo 15 anni è sparito il centro destra a Ischia, segno che abbiamo lavorato bene»

Che stagione sarà per il turismo e ragionevolmente quando a suo avviso usciremo definitivamente dall’incubo pandemia?

«Per uscire dalla pandemia dobbiamo aspettare che a livello globale ci sia una ampia diffusione dei vaccini, quindi ancora per un po’ dovremo conviverci. Progressivamente però ci sarà un ritorno alla normalità ed i segnali in questo senso sono confortanti. Per il turismo sarà probabilmente una stagione difficile, anche se meno difficile di quella 2020. Probabilmente ci saranno minori vincoli agli spostamenti, correlati alla crescita dei vaccinati. Ovviamente con l’economia che ristagna da oltre un anno è difficile pensare a grossi flussi».

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Da Conte a Draghi, il Giosi Ferrandino pensiero…

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«Conte a mio avviso era un po’ vittima del personaggio che si era costruito, oltre che delle pretese spesso al limite del M5S. Ha gestito bene le prime fasi della pandemia ma poi è andato in confusione. Draghi lo conosciamo tutti, non spetta a me presentarlo. È un profilo che definire autorevole appare riduttivo. Ecco, se c’è una differenza evidente, è che nei meeting tra europei Conte spesso ascoltava, mentre Draghi è quello che detta la linea».

Sull’isola e non solo è tornato di estrema attualità il tema delle demolizioni e i cosiddetti abusi di necessità. Come giudichi le recenti dichiarazioni del ministro Cartabia sulle valutazioni da adottare “caso per caso” da parte dei magistrati?

«Penso che sia un approccio pragmatico. È impensabile demolire case a cittadini cui non rimane altro se non la propria abitazione. Ed è vergognoso che le demolizioni vengano compiute al culmine di una pandemia che ci è costato già tantissimo. È una sorta di incomprensibile accanimento che finisce inevitabilmente per esacerbare gli animi».

«Gianluca Trani non deve motivare le sue decisioni a me, è un amministratore capace ed un uomo adulto, in grado di prendere le sue decisioni in autonomia. Credo che le ragioni siano quelle che ha reso pubbliche con il comunicato con cui ha annunciato il suo ingresso in maggioranza»

Perché quando si affronta la questione degli abusi il Pd si mette sempre di traverso? Si vocifera che mentre a Napoli i consiglieri regionali firmavano per chiedere la sospensione degli abbattimenti, a Roma deputati e senatori alzavano le barricate.

«Essere contrari agli abusi edilizi non significa essere a favore delle demolizioni. Il Partito Democratico non solo ha sempre espresso la sua contrarietà ad una definizione univoca di abuso edilizio, rimarcando a più riprese la necessità di distinguere tra speculazione e necessità, ma attraverso i suoi rappresentanti alla Camera ha promosso azioni ed iniziative in favore della comunità isolana sia sul tema demolizioni che sul tema terremoto».

Per risolvere definitivamente l’annosa problematica, qual è la soluzione o le proposte che indicherebbe un eurodeputato che conosce bene l’isola avendo ricoperto il ruolo di sindaco a Ischia e Casamicciola?

«Sono dell’idea che servirebbe un organo a metà tra un tavolo tecnico permanente ed un commissario speciale, con poteri specifici e risorse, per poter analizzare caso per caso e decidere se l’abuso è una speculazione o una necessità. Ma per questo servirebbe una Legge Speciale. In ogni caso secondo il mio avviso la cosa più sensata da fare nell’immediato, è portare avanti i provvedimenti che prevedono una gradualità nelle demolizioni. In questo modo si potranno demolire prima i fabbricati non abitati e al grezzo, migliorando da subito l’aspetto territoriale, e solo in ultimo le prime case».

L’isola a suo avviso è pronta a cogliere il treno recovery fund o è ancora tristemente ferma al palo? E in che direzione dovrebbe agire, magari anche con il supporto di un deputato europeo come Ferrandino?

«C’è molta confusione ma non solo a Ischia. Le azioni sono quelle che conosciamo, che contribuirebbero a migliorare la vivibilità dell’isola: depurazione, trasporti ecologici, sia terrestri che marittimi, digitalizzazione delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. La competenza nella gestione dei fondi ricade sui governi nazionali, l’Europa ha dettato le linee guida. Ovviamente io sono a disposizione di tutti, come ho sempre fatto da quando sono europarlamentare. In ogni caso è un’occasione che Ischia non può sprecare, perché con la riqualificazione dei servizi e delle aziende si potrà finalmente rilanciare l’isola con un prodotto che innalzi il livello della qualità turistica, migliorandone di conseguenza il rendimento. Per fare questo è necessario che le amministrazioni si organizzino per affrontare la mole di atti di cui ci sarà bisogno. Servirà un piano di assunzioni straordinario nella pubblica amministrazione. In questo senso il governo sta lavorando».

«Mattera e De Luise? Sono e restano due autorevoli espressioni del Pd, spero ci si metta tutti insieme, in fondo hanno dato un grosso contributo nel 2017. La candidatura a sindaco della Di Scala? E’ un profilo di altro livello, ma non spetta a me dare giudizi: io sono dall’altra parte»

Un commento sull’ultimo rimpasto dell’amministrazione di Ischia.

«L’apertura della maggioranza a riunire le forze, per affrontare la fase della ripartenza dopo la tragedia sanitaria ed economica dovuta al covid l’ho vista in maniera molto positiva. È un segno di grande maturità politica sia di coloro che hanno lanciato l’invito, sia di coloro che l’hanno colto. Se poi si aggiunge che, con l’occasione, il centrosinistra di Ischia si è ricompattato in consiglio comunale, rendendo l’amministrazione quasi un monocolore, credo sia un grande vantaggio per Ischia, considerando che sia al governo che alla regione il Pd è il partito cardine. E poi…»

E poi?

«Per quanto mi riguarda, sapere che a Ischia sono iscritti del Pd il Sindaco, il vice Sindaco, il presidente del Consiglio comunale, due assessori e tanti consiglieri, e che tutti facevano parte della mia precedente amministrazione, mi da grande soddisfazione. In pratica dopo 15 anni di amministrazione Pd, il centro destra nel paese é sparito. Significa che si è fatto veramente bene».

Gianluca Trani come le ha motivato la decisione di sposare il progetto politico di Enzo Ferrandino?

«Gianluca non deve motivare le sue decisioni a me, è un amministratore capace ed un uomo adulto, in grado di prendere le sue decisioni in autonomia. Credo che le ragioni siano quelle che ha reso pubbliche con il comunicato con cui ha annunciato il suo ingresso in maggioranza».

«Le ruspe e le parole della Cartabia? È impensabile demolire case a cittadini cui non rimane altro se non la propria abitazione. Ed è vergognoso che le demolizioni vengano compiute al culmine di una pandemia che ci è costata già tantissimo. È una sorta di accanimento che finisce inevitabilmente per esacerbare gli animi»

Ottorino Mattera e Maurizio De Luise sono i due perni su cui costruire una valida alternativa all’attuale amministrazione comunale?

«Sono e restano due autorevoli espressioni del Partito Democratico a Ischia. Ottorino in particolare rappresenta nel paese un riferimento per tanti, vista l’esperienza acquisita sul campo dopo tanti anni da amministratore, tuttavia spero che il sentimento di unità di questo periodo possa davvero mettere tutti insieme. Del resto parliamo di due figure che sono state determinanti per la vittoria nel 2017».

Maria Grazia di scala potrebbe essere una candidatura suggestiva per Ischia?

«Non entro nel campo altrui. La Di Scala è sicuramente un profilo di alto livello, anche grazie all’esperienza in Regione, ma le scelte del centrodestra spettano a loro. Io sono nell’altro campo».

Un giudizio su quanto succede a Casamicciola, una realtà che le è sempre molto cara…

«Non succede nulla ed è l’aspetto peggiore di tutti. Capisco il momento difficile ma oltre alle difficoltà comuni, Casamicciola ha da affrontare la ricostruzione e mi sembra che le priorità dell’amministrazione, al momento, siano purtroppo altre».

Lacco Ameno e le elezioni ancora legate all’esito del consiglio di stato, una situazione a dir poco surreale…

«La nostra Costituzione e il nostro ordinamento giuridico prevedono meccanismi di tutela che sono nell’esclusivo interesse della collettività. Ovviamente è una situazione difficile, mi auguro che si arrivi presto ad una legittimazione delle urne».

«A Casamicciola purtroppo non succede nulla ed è l’aspetto peggiore di tutti. Capisco il momento difficile ma oltre alle difficoltà comuni, la cittadina termale ha da affrontare la ricostruzione e mi sembra che le priorità dell’amministrazione, al momento, siano purtroppo altre»

A proposito, l’anno prossimo si vota a Ischia. Giosi Ferrandino sarà spettatore super partes o sta pensando di dare il suo contributo a un eventuale valido progetto politico?

«Sono un iscritto del Partito Democratico del circolo di Ischia ed in quanto tale, da militante, darò il mio contributo attivo se mi verrà chiesto».

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