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Giosi chiama, Enzo risponde… incontrando i consiglieri di minoranza

ISCHIA. Chiamatelo casino, o se vi va gran casino. La crisi politica ad Ischia – se davvero vogliamo definirla tale, e non a caso avevamo già lanciato una prima “spia” nell’edizione di domenica del nostro giornale, ha vissuto un’altra giornata a tinte forti. Tutto ha inizio quando manca poco alla mezzanotte di domenica e Giosi Ferrandino lancia un post su facebook. Che analizzato così sembra quasi voler segnare la fine del braccio di ferro tra il sindaco Enzo Ferrandino e il gruppo Vivere Ischia. L’eurodeputato ci arriva partendo… dai piani alti e scrive quanto segue: “Credo che la crisi politica nazionale possa essere un esempio per quella Ischitana. Dopo diversi mesi, Salvini e Di Maio hanno smesso di tenere in ostaggio la nostra nazione rincorrendo le cime dei sondaggi e hanno iniziato un percorso che li vede impegnati, insieme, al governo. Al comune di Ischia, invece, c’è solo bisogno di buon senso e di equilibrio anche perché i sondaggi, se mai ci fossero, probabilmente, non sarebbero più quelli di un anno fa. Le crisi politiche, quando si creano, hanno sempre una, sola, via d’uscita: la politica. Quell’arte che appassiona molti di noi. Dialogo, dibattito, serenità, rispetto e fiducia. Tra i politici del comune di Ischia credo ci siano ancora le condizioni per far rientrare, tutti, nella coalizione che ha vinto, al primo turno, un anno fa con uno scarto enorme rispetto alle minoranze. Siamo ancora la parte responsabile del comune di Ischia e non possiamo pensare di affidare le sorti del nostro comune a maggioranze spurie che non rappresentano la volontà popolare, che non potranno garantire lo sviluppo, le potenzialità e la serenità che meritano gli ischitani. Che ad Ischia si torni al dialogo, al dibattito, alla serenità, al rispetto e alla fiducia”.

Fin qui il messaggio giosiano, o meglio il monito. Per la serie “volemose bene” ma c’è un però. Dall’altra parte il primo cittadino prende atto dell’avviso ai naviganti ma decide che è cosa buona e giusta non fare la prima mossa. Ed il ragionamento, se vogliamo, è anche condivisibile: visto che la frattura l’ha creata il mio “avversario” attraverso il pesantissimo documento redatto dai consiglieri Carmen Criscuolo, Pasquale Balestrieri, Massimo Trofa e Maurizio De Luise, è chiaro che adesso deve essere lui a sedersi al mio tavolo e non certo io al suo. Un’equazione, se vogliamo, che come detto proprio non fa una grinza, tutt’altro. Sarà anche per questo che in attesa di capire che piega prenderanno gli eventi, nel tardo pomeriggio di ieri Enzo Ferrandino ha incontrato i sei consiglieri di minoranza al gran completo. L’appuntamento con Gianluca Trani, Antonello Sorrentino, Ciro Cenatiempo. Domenico De Siano, Giustina Mattera e Antonio Mazzella era stato programmato inizialmente alle 19.30 presso la sede ischitana di Forza Italia, in via Alfredo De Luca. Poi, però, a metà pomeriggio l’inversione di rotta col primo cittadino che ha contattato gli esponenti dell’opposizione ed ha comunicato loro che il summit si sarebbe svolto nel palazzo municipale di via Iasolino. Un escamotage e un cambio di programma che ci si poteva attendere, quello del sindaco: sarebbe stato poco opportuno recarsi nella “tana” del nemico, farlo avrebbe avuto un significato simbolico particolare, quasi come fosse il primo cittadino a voler correre dagli uomini (e le donne) della minoranza. Spostando l’appuntamento nella casa comunale, almeno, si sono salvate le apparenze, ma ad essere onesti soltanto quelle.

Nel corso della chiacchierata si è discusso di un possibile avvicinamento tra le parti, con il gruppo dei sei che ovviamente ha sparato alto, chiedendo l’azzeramento della giunta e delle partecipate. Un atteggiamento tutto sommato scontati ed anche nelle previsioni, anche per capire che tipo di risposta ci sarebbe stata dall’altra parte. Enzo è stato perentorio ed ha riferito ai suoi interlocutori che metteva sul piatto l’assessorato ancora vacante e la gestione delle partecipate, bottino non disprezzabile. Insomma prosegue il gioco dei “due forni”. In questa querelle politica, se ci fate caso, ognuno si cimenta su due “tavoli” diversi. Vivere Ischia e dunque i giosiani strizzano l’occhio all’opposizione ma continuano a non rompere definitivamente con Enzo Ferrandino; il sindaco continua a non chiudere la porta in faccia ai ribelli ma nel frattempo va ad ascoltare le pretese della minoranza e le possibili convergenze con essa; l’opposizione, infine, dialoga con il gruppo vicino a Giosi Ferrandino ma adesso vuole vedere anche le “carte” con l’attuale primo cittadino.  Se non è un gran casino questo, non capiamo cosa possa essterlo. Arrivederci alla prossima puntata ma per fortuna il consiglio comunale del 12 giugno, in cui bisognerà votare il bilancio consuntivo (altrimenti si va tutti a casa) si avvicina sempre più. Quella sera capiremo se abbiamo raccontato l’ennesima barzelletta…

Gaetano Ferrandino

 

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