POLITICAPRIMO PIANO

Giosi incontra i sindaci del sud: «Il Meridione? E’ la porta d’Europa»

Mercoledì, in occasione della visita al Parlamento europeo di una delegazione di amministratori locali del meridione d’Italia, l’On. Giuseppe Ferrandino ha avuto modo di confrontarsi con le istanze territoriali di cui gli ospiti si sono fatti attivamente portavoce. La necessità di rilanciare il territorio tramite investimenti strutturali che valorizzino la vocazione turistica e/o agricola di talune realtà, ha ingenerato un proficuo scambio di opinioni circa il ruolo che potrebbe avere l’Unione europea. A tal proposito è intervenuto l’On. Raffaele Topo, Deputato della Repubblica, che ha palesato tutta la sua preoccupazione in merito alle spinte sovraniste degli ultimi tempi ed alla vuota retorica contro i migranti, vera e propria linfa vitale per un sistema economico ormai privo di ricambi generazionali. A suo avviso, l’Europa non può che rispondere con una voce sola dinanzi alle nuove sfide che Le si pongono innanzi, per evitare che, in un mondo sempre più globalizzato i singoli Stati finiscano per perdere il proprio peso sulla scena internazionale.

Il dibattito è stato aperto da un nutrito gruppo di amministratori locali provenienti da Mola di Bari, di cui si è fatto portavoce il sindaco Giuseppe Colonna, preoccupato dalla condizione degli ulivi affetti da xylella, che ha via via ingenerato un calo dell’indotto in tutta la Regione Puglia, non solo relativo alla produzione e all’esportazione di olio di oliva, ma anche al turismo enogastronomico. Non a caso, assieme al sindaco erano presenti anche Giovanni Vincesilao, assessore alle politiche comunitarie di Mola di Bari, e Lucia Parchitelli, assessore al turismo, interessati a conoscere quanto concretamente l’Europa potesse sostenere le comunità colpite da questo problema. Successivamente, un gruppo di amministratori proveniente dalla penisola sorrentina, tra cui Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento, ha evidenziato il problema dei collegamenti tra comuni che vivono di turismo ed ha paventato la necessità che realtà di una stessa zona, accomunate dagli stessi problemi, parlassero all’Europa con un’unica voce, concertandosi al fine di avere maggior peso nella richiesta di politiche concrete e fondi comunitari.

Erano altresì presenti: Pasquale Di Marzo, sindaco di Volla, Vincenzo Fiengo, sindaco di Cercola, Gioacchino Madonna, sindaco di Somma, Pietro Carotenuto, Sindaco di Boscotrecase, Salvatore Perrotta, sindaco di Marano, Giuseppe Santopaolo, Consigliere comunale di Villaricca, Diego Maione, consigliere comunale di Cercola, Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Campi Flegrei, i quali hanno sottolineato la necessità di far sentire l’Europa più vicina al cittadino, complimentandosi con la felice scelta di porre in essere iniziative, come quella a cui stavano partecipando, che avrebbero proiettato gli enti locali in una dimensione europea e sopranazionale. In particolare i sindaci dei comuni vesuviani hanno ricordato la forte vocazione turistica dei propri territori, mortificata il più delle volte dalla mancanza di un vero piano strategico mirante ad accrescerne l’attrattiva a livello nazionale ed internazionale. Il problema dell’appeal turistico è riemerso durante l’intervento dell’On. Ferrandino, che nel dare risposta ai presenti, ha precisato che il rilancio del nostro Meridione, da lui definito “la porta naturale d’Europa”, doveva necessariamente passare dal potenziamento delle vie marittime e delle infrastrutture portuali, turistiche e commerciali, anche tramite l’intercettazione di fondi comunitari. L’Onorevole, convinto sostenitore della UE, ha inoltre fatto cenno alla questione Brexit, ricordando le migliaia di imprese in fuga da Londra e le difficoltà di un Paese, come la Gran Bretagna, sicuramente più strutturato del nostro, incontrate nel processo di uscita dall’Unione. Tutto ciò a suo avviso sarebbe indicativo della bontà del progetto europeo, che, nonostante alcuni errori, come l’eccessiva austerità imposta ad alcuni Paesi negli ultimi anni, appare la sola strada percorribile per affrontare le sfide della globalizzazione e reggere il confronto con le superpotenze economiche mondiali.

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