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Giovanni Mattera e quel filo con Casamicciola lungo 45 anni

L’ormai ex comandante della polizia municipale di Casamicciola è andato in pensione dopo quasi nove lustri di onorato servizio. Una lunga carriera costellata di soddisfazioni ed aneddoti che riassume in questa significativa intervista rilasciata al nostro giornale

In una comunità ci sono sempre personalità che sanno distinguersi per il proprio lavoro. È il caso di Giovanni Mattera che per circa 45 anni è stato al timone del corpo dei vigili di Casamicciola Terme. Da qualche tempo è in pensione ed è giusto e doveroso parlare di una figura che inevitabilmente ha segnato una pagina storica del comune termale. L’inizio della sua carriera avviene nel 1977 e ben presto ha modo di conoscere un mondo che all’epoca era in grande cambiamento. All’epoca Ischia era indubbiamente diversa rispetto a oggi, mentre oggi molte realtà isolane sono cambiate in quasi mezzo secolo di tempo. Chi meglio di Giovanni Mattera poteva raccontarci aneddoti, storie e sensazioni di un’isola che non c’è più? E così, insieme a lui, abbiamo voluto ripercorre le tappe più importanti della sua carriera in una lunga intervista dal sapore un po’ nostalgico, aprendo anche una finestra su quello che era l’isola negli anni addietro e nei tempi più recenti:

«In tema di sicurezza stradale devo constatare che sull’isola vanno cambiate diverse cose. Una migliore segnaletica e degli accorgimenti nel corso degli anni hanno consentito di ridurre l’incidentalità. Chiaramente molto dovrà essere fatto ancora su questo versante, ma oggi ritengo che le responsabilità maggiori siano di chi guida»

Come si sintetizzano oltre 40 anni con la divisa riassumendoli in un veloce excursus?

«Sicuramente sono stati anni molto belli e riassumerli in breve sarebbe impossibile. Io ho iniziato a lavorare come vigile del comune di Casamicciola Terme a circa vent’anni il 5 agosto 1977 e all’epoca l’isola era completamente diversa da come è oggi. Parliamo degli anni ’70 e si cominciava a parlare di sviluppo, di prospettive e di futuro. Ischia allora era davvero piena di turisti d’estate e io ero consapevole di questo momento speciale per tutta l’isola. Il lavoro da comandante dei Vigili di Casamicciola mi ha regalato enormi soddisfazioni perché per circa 45 anni ho servito il mio paese e poi perché mi ha permesso di conoscere tante persone importanti».

40 anni hanno cambiato tante cose sull’isola, partendo dalla viabilità. Che idea si è fatto dei tanti incidenti stradali anche mortali e quali potrebbero essere i rimedi per arginare il fenomeno?

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«Ho avuto modo di esporre il mio punto di vista in tante occasioni e, ancora oggi, devo constatare che sull’isola vanno cambiate diverse cose. Una migliore segnaletica e degli accorgimenti nel corso degli anni hanno consentito di ridurre l’incidentalità. Chiaramente molto dovrà essere fatto ancora su questo versante, ma oggi ritengo che le responsabilità maggiori siano di chi guida le autovetture e i motocicli. Molto spesso siamo di fronte a condotte scellerate che portano a degli incidente che, ahimè, sono spesso mortali. Sono convinto che per invertire la rotta sia necessario che i guidatori assumano un comportamento consono e in questo senso, a mio modo di vedere, sarebbe utile infliggere delle sanzioni pesanti a chi trasgredisce le regole del codice della strada. Altro aspetto fondamentale è quello legato al controllo delle strade che deve avvenire con una certa regolarità e con le moderne tecnologie. Solo con una condotta più giusta da parte dei guidatori e con dei deterrenti ad hoc si potranno evitare altri lutti sulle strade isolane».

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«Al momento mi sto riposando perché è solo un mese che sono in pensione. Non ho ancora messo a fuoco quello che vorrò fare nell’immediato futuro, ma indubbiamente qualcosa farò. Se mi verrà chiesto di dare una mano al mio paese, certamente non mi tirerò indietro perché Casamicciola è parte del mio cuore»

Negli ultimi anni il personale della polizia municipale di Casamicciola si era notevolmente ridotto, quanto ha inciso questo sulla produttività del corpo?

«Indubbiamente questa carenza di organico ha influito negativamente sulla produttività degli ultimi anni, e non poteva essere altrimenti. Con le leggi attualmente in vigore il comune di Casamicciola Terme dovrebbe avere 14 vigili, mentre ad oggi se ne contano quattro e per me garantire un servizio al pubblico negli ultimi tempi non è stato facile. Un ringraziamento speciale va ai miei colleghi che in tutto questo tempo hanno fatto di tutto e di più, mettendoci sempre impegno e passione nel proprio lavoro. Le nostre attività comunque sono sempre state segnalate alla Pubblica Amministrazione, avendo io inviato ogni anno una relazioni molto dettagliata con tutte le carenze e le esigenze del corpo».

Ci racconta un paio di aneddoti particolarmente significativi della sua lunga carriera?

«Sono tanti gli aneddoti che mi vengono alla mente e molti di essi sono legati a personaggi che hanno frequentato la nostra isola nel corso degli anni. Una figura che mi ha molto colpito sicuramente è stata donna Mimosa Parodi Delfino, una persona davvero squisita che ha caratterizzato le estati isolane degli anni ‘80. Ogni estate, infatti, amava trascorrere le proprie vacanze da noi a Casamicciola, avendo una bellissima residenza alla Sentinella. Era una persona dai modi raffinati ed era sempre molto gentile e cortese. Nei confronti della Polizia Municipale, poi, aveva una grande attenzione. Di lei conservo un ricordo particolare e con molto piacere riporto alla mente la sua grande personalità».

«Mi è sempre piaciuta la professione da geometra e se non fossi diventato vigile, avrei continuato su quella strada. Devo dire che le nozioni acquisite al Mattei mi sono state molto utili durante la quarantennale esperienza lavorativa nel corpo dei vigili»

Ha avuto modo di interloquire con diverse amministrazioni, posso chiederle qual è stato il politico più simpatico con il quale ha avuto modo di interfacciarsi?

Donna Mimosa Parodi Delfino

«Posso ricordare Antonio De Luise che è stato assessore per conto della Democrazia Cristiana nel comune di Casamicciola Terme. Era una persona simpaticissima ed estremamente popolare al quale si rivolgevano tante persone. Era molto divertente e di lui porto con me un bellissimo ricordo».

Adesso che è finalmente in pensione, si dedicherà a coltivare quale passione?

«Al momento mi sto riposando perché è solo un mese che sono in pensione. Non ho ancora messo a fuoco quello che vorrò fare nell’immediato futuro, ma indubbiamente qualcosa farò. Se mi verrà chiesto di dare una mano al mio paese, certamente non mi tirerò indietro perché Casamicciola è il paese dove sono nato, dove ho lavorato e dove ho passato la mia vita. Entro le mie possibilità mi piacerebbe dare ancora qualche piccolo contributo».

Se non avesse indossato la divisa, quale mestiere le sarebbe piaciuto fare?

«Io ho iniziato a fare il vigile a 20 anni anche se avevo un diploma da geometra. Infatti, avevo frequentato l’Istituto Mattei e, ancor prima di diventare vigile, facevo dei piccoli lavori nell’ambito degli studi che avevo fatto. Spesso erano lavori che conducevo insieme ad altri amici, anche loro con il mio stesso diploma. Mi è sempre piaciuta la professione da geometra e se non fossi diventato vigile, avrei continuato su quella strada. Devo dire che le nozioni acquisite al Mattei mi sono state molto utili durante la quarantennale esperienza lavorativa nel corpo dei vigili. Il Geometra, a mio modo di vedere, è la scuola migliore per chi vuole affacciarsi al mondo della Polizia Municipale. Questo perché ci sono materie che hanno una stretta attinenza con quello che facciamo e nella mia professione grazie a delle ottime basi scolastiche non ho avuto grosse difficoltà».

«Sono tanti gli aneddoti che mi vengono alla mente e molti di essi sono legati a personaggi che hanno frequentato la nostra isola nel corso degli anni. Una figura che mi ha molto colpito sicuramente è stata donna Mimosa Parodi Delfino, una persona davvero squisita che ha caratterizzato le estati isolane degli anni ‘80»

Quale consiglio si sente di dare ai giovani che desiderano intraprendere la professione di comandante dei Vigili?

«Innanzitutto chi vuole diventare vigile deve avere una naturale predisposizione a parlare con le persone perché il nostro lavoro è quello di essere al servizio della cittadinanza. Inoltre, è necessario un amore incondizionato verso il proprio paese per conoscerlo bene, cercando di dare un proprio contributo. La passione, così come in tanti altri mestieri, non deve mai mancare. A un giovane, poi, consiglio di studiare duramente perché il mondo è cambiato e c’è un’evoluzione profonda nella legislazione. Da circa quarant’anni per fare il vigile è necessario un diploma di scuola superiore, mentre oggi servono delle competenze ulteriori che si vadano ad aggiungere al titolo di studio. Serve avere un’ottima preparazione nel campo tecnico-legislativo ed è necessario essere al passo con le nuove tecnologie che nel nostro campo sono fondamentali. Ai giovani, in conclusione, consiglio di studiare seriamente e di impegnarsi per intraprendere questo lavoro così affascinante».

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