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Giù le mani dall’Utic dell’Ospedale Rizzoli!

di Sara Mattera

LACCO AMENO. Che nessuno tocchi l’Utic del Rizzoli! E’ questo il grido di “dolore” lanciato, in queste ore, dalla comunità isolana all’indomani della notizia di una possibile soppressione dell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Una soppressione questa che, come abbiamo riportato nell’edizione de “Il Golfo” di ieri, potrebbe concretizzarsi a causa del nuovo piano regionale che, entro il 2017, andrà a riorganizzare gli ospedali della Campania.  Il suddetto piano, infatti, stilato dal Commissario della Sanità campana, Joseph Polimeni, già poche ore dopo essere stato inviato al ministro della salute Beatrice Lorenzin e al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca  non ha mancato di fomentare le accese proteste da parte della vicina Procida su cui pende la minaccia della possibile chiusura dell’unico presidio ospedaliero presente sull’isola. Come non ha mancato di allarmare anche i cittadini della nostra isola. Come già anticipato, infatti, questa riorganizzazione ospedaliera interesserà anche il nostro nosocomio lacchese per il quale è stato previsto un incremento di  88 posti letto distribuiti tra i vari reparti dell’ospedale a discapito, però dell’UTIC, per il quale, il piano, prevede la soppressione degli unici 4 posti letto disponibili per il suddetto reparto.  Una soppressione questa, che per la nostra isola comporterebbe la perdita del reparto adibito a sopperire le urgenze cardiologiche dei pazienti. Quel reparto salvavita, insomma, a cui la comunità isolana non è pronta a rinunciare.

All’indomani della nefasta notizia, quindi, diversi sono stati i cittadini isolani a dirsi pronti ad armarsi per la salvaguardia del prezioso reparto, tanto che qualcuno si è già fatto promotore di qualche iniziativa in merito. Il primo a muoversi per la difesa dell’UTIC è stato l’Istituto Comprensivo di Forio che ha lanciato una raccolta firme da inviare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.“Impossibile pensare- ha scritto la preside  dell’istituto, nonché consigliere comunale di Forio, Chiara Conti- che per rispondere  ad una logica economica si debba chiudere un reparto salvavita come l’Utic dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. La nostra comunità educante vuole far sentire la propria voce. Facciamoci sentire tutti insieme affinchè ciò non avvenga!”  Le firme saranno, quindi, raccolte quest’oggi a partire dalle ore 16.00 nel campetto del plesso Balsofiore. Un’iniziativa lodevole quella intrapresa dall’istituto foriano anche se molti sono stati i cittadini ad aver sottolineato, in queste ore, come sarebbe più utile e necessario organizzare una manifestazione più incisiva sull’esempio dei “cugini” procidani che, in questi giorni, tra fiaccolate, blocco del porto e di navi e aliscafi hanno reclamato a gran voce il proprio diritto all’assistenza sanitaria. “La raccolta firme- ha scritto una cittadina attraverso la propria pagina di facebook- può essere un passo importante, ma ci vorrebbe qualcosa di maggiore impatto. L’Utic salvavita è intoccabile. Spero che si organizzi una manifestazione, che si blocchi il porto e che ci sia un segnale di forte protesta”. E, mentre qualcuno, sulla scia di queste proposte, si starebbe già attivando per la formazione di un comitato a tutela del nosocomio lacchese, molti non possono fare a meno di chiedersi quali intenzioni abbiano le amministrazioni isolane. Troppe volte, infatti, le amministrazioni  hanno taciuto di fronte alle decisioni scellerate intraprese da parte della sanità campana a discapito dei cittadini. Un appello, quindi, è stato lanciato non solo alla popolazione isolana, ma anche ai sei sindaci di Ischia. “Invito i nostri sindaci- ha scritto Gianna Napoleone, cittadina isolana- gli albergatori e gli abitanti dell’isola di Ischia a prendere, urgentemente  posizioni, al fine di evitare la scellerata iniziativa di azzerare il servizio UTIC, una delle eccellenze dei servizi del nostro ospedale”. Insomma, se la comunità isolana e sindaci scenderanno davvero in campo per la difesa dell UTIC, sulla scia dell’ammirevole esempio dei cittadini procidani è difficile dirlo, ma quel che è certo è che sarebbe anche ora che Ischia, almeno per una volta, fosse compatta, facendo sentire la propria voce per difendere un servizio sanitario di estrema importanza.

 

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