ISCHIA
. Al termine di un anno comunque indimenticabile per la giustizia isolana, culminato con il raggiungimento di una ulteriore proroga triennale che ha scongiurato la chiusura del presidio giudiziario locale, restano sul campo numerosi problemi. Il presidente dell’Assoforense ischitana, l’avvocato Francesco Cellammare, da sempre in primissima linea nella battaglia per il riconoscimento delle istanze isolane nel settore, ha dunque pensato di scrivere una simbolica “lettera a Babbo Natale”, nella quale vengono sintetizzate tutte le recenti vicende ma anche le questioni tuttora irrisolte: «Caro Babbo Natale, quest’anno ho cercato di dare tutto me stesso per la causa della stabilizzazione della Sezione Distaccata di Ischia, la riapertura delle altre Sedi Insulari ed il riconoscimento quali Sedi Disagiate e l’assegnazione di personale all’Ufficio del GdP di Ischia ed alla Sezione Distaccata, inoltrando persino al Ministero della Giustizia, al Parlamento e consegnando il 6 settembre scorso nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri, Avv. Prof. Giuseppe Conte, in visita ai comuni colpiti dal Terremoto di Ischia una proposta di legge partorita in tal senso all’esito dell’Assemblea Unitaria degli Avvocati e Sindaci delle Isole Minori Italiane del 30 giugno che auspico possa essere al più presto discussa. Se ho lavorato bene, Ti prego di farmi trovare sotto l’albero quantomeno un Cancelliere per l’Ufficio del Giudice di Pace di Ischia e se possibile anche un quarto Giudice di Pace. Finisca una volta per tutte questa vergogna! Il GdP di Ischia ha un carico di più di 10.000 cause all’anno e migliaia di sentenze chiuse a chiave negli armadietti che non vengono pubblicate in quanto è forse l’unico ufficio giudiziario d’Italia privo dell’unico Funzionario di Cancelleria da quasi due anni, non essendo stato ancora sostituito il Cancelliere collocato a riposo. Lo Stato incassa milioni di euro dai nostri contributi unificati e dalle altre spese ma non rende Giustizia ai Cittadini ed affama i miei Colleghi! Siamo stufi di essere trattati come Avvocati e Cittadini di serie B, l’isola d’Ischia merita ben altro».
