Giustizia, nuova astensione dei penalisti isolani
ISCHIA. A un mese di distanza, l’Associazione forense dell’isola d’Ischia ha proclamato una nuova settimana di astensione. L’iniziativa provocherà lo stop a tutte le udienze penali della sezione distaccata di Ischia del Tribunale e del Giudice di Pace, per i giorni dal primo all’8 marzo prossimi. Nella nota diramata dall’Assoforense vengono illustrati i vari motivi che hanno portato all’ennesima protesta, a partire dal fatto che, nonostante i numerosi solleciti di intervento e l’importanza dell’Ufficio, nessun funzionario è stato assegnato alla cancelleria del Giudice di Pace. L’unico funzionario, che dovrebbe sovraintendere a tutte le attività di cancelleria e in particolare alla pubblicazione dei provvedimenti, è stato collocato in pensione e non è stato sostituito. Fra l’altro, vista l’assenza prolungata dello stesso funzionario per motivi di salute, in sostanza l’ufficio è rimasto sprovvisto di funzionario per due anni. Del tutto insufficienti le applicazioni di funzionari per un unico giorno a settimana, fra l’altro spesso rinviate per impedimenti vari. Altro punto dolente è costituito dal fatto che il quarto giudice di pace, il dottor Carro, è stato trasferito ad altro ufficio e da oltre un anno non è stato sostituito: in tal modo i ruoli degli altri tre giudici sono cresciuti a dismisura, provocando il rinvio d’ufficio di molti mesi (e le sopravvenienze annue arrivano a contare tra i 5mila e gli 8mila procedimenti). Inoltre, anche presso la Cancelleria Civile lo scorso 31 dicembre è stata collocata in quiescenza la dottoressa Rosa Di Maio, ultimo e unico funzionario addetto (se si esclude la Direttrice di Cancelleria), e non è stata ancora sostituita, con gravissimo danno dell’attività giudiziaria. Come se non bastasse, le problematiche ora accennate andranno ad aggravarsi ulteriormente in conseguenza dell’imminente pensionamento della dipendente del Giudice di Pace, Adele Criscuolo. Ecco dunque le molteplici criticità a base dell’astensione, in attesa della convocazione per l’audizione al Ministero della Giustizia di una delegazione dell’avvocatura guidata dai sindaci dell’isola d’Ischia. A questo quadro tutt’altro che rassicurante, si aggiunge anche il problema della paralisi delle cancellerie: le esecuzioni presso terzi hanno ingolfato l’ufficio che oggi peraltro è carente anche del funzionario, per cui vengono fissate le prime udienze a distanza di un anno, o anche di un anno e mezzo. Secondo l’Assoforense, è necessario risolvere il problema raddoppiando almeno il numero di cause per ogni udienza ed assegnando una tranche di esecuzioni anche al Giudice onorario di tribunale. Inoltre le cause di esecuzione che non sono seriali andrebbero distinte e fissate a breve, per evitare che a causa dell’enorme carico rappresentato dai giudizi contro l’Agenzia Riscossione i cittadini debbano attendere oltre un anno per l’esecuzione di altri provvedimenti giudiziari anche urgenti. Su questo punto, il presidente dell’Assoforense isolana, l’avvocato Francesco Cellammare, ha spiegato: «Ho già rappresentato questo problema al nuovo Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoki, Avvocato Antonio Tafuri, e ci vedremo la prossima settimana per stendere un cronoprogramma delle iniziative da intraprendere per Ischia e le altre isole».
Francesco Ferrandino