ISCHIA. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un servizio giornalistico relativo al taglio di un albero nella zona di via Nuova dei Conti, ponendo l’accento su come il Comune di Ischia si fosse posto in aperta contrapposizione con l’Acquedotto. In effetti, dopo una serie di verifiche e di ulteriori approfondimenti che abbiamo fatto, e soprattutto insospettiti dal fatto che ci fosse un “vuoto” di due anni tra le prime segnalazioni e l’intervento dell’ente di via Iasolino, abbiamo ricostruito la dinamica dei fatti che certamente non fa onore al Comune e manifesta in maniera inequivocabile come dall’altra parte della barricata fossero arrivate reiterate segnalazioni.
Dall’Acquedotto, infatti, più volte era stata segnalata la situazione di pericolo al palazzo municipale e addirittura stava per partire una diffida per ottenere l’autorizzazione al taglio degli alberi. Una battaglia che è andata avanti a lungo ed ha visto più volte lanciare l’allarme, rimanendo però sempre inascoltati. Tutto questo nonostante nel frattempo, come riportato nell’ordinanza di Enzo Ferrandino, fosse arrivata anche una diffida della Forestale. Precedentemente dall’Acquedotto ci si era messi d’accordo con Raffaele Mazzella affinchè si nominasse un perito agrario per attestare che gli alberi effettivamente non potevano essere lasciati al loro posto. Nel frattempo, però, al settore Ambiente era passato Marco Minicucci che evidentemente incurante della pregressa corrispondenza non ha mai inteso raccogliere l’sos. E questo per quanto gli interlocutori avevano sottolineato che in caso di cattivo tempo gli eventi avrebbero potuto precipitare. La tempesta arrivata la settimana scorsa ha fatto il resto e a quel punto ci si è affrettati a concedere l’autorizzazione. Con Enzo Ferrandino che probabilmente – pur apponendo il suo autografo – forse nemmeno era al corrente di tutti i “trascorsi”
