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Tanta voglia di normalità, l’auspicio degli albergatori per il 2022

Carriero: «Dobbiamo imparare a convivere con questo virus». Luca D’Ambra: «Smettiamola di parlare di Covid e proviamo a rimettere al centro del dibattito il turismo e la nostra isola»

«L’auspicio è che si possa tornare alla normalità». Questa la voce unanime degli operatori del turismo come augurio per il nuovo anno. «Il 2021 – ha detto Giancarlo Carriero, patròn del Regina Isabella – è stato un anno di transizione. Penso che ci siamo un po’ ripresi almeno a livello di ricavi specialmente nel top della stagione e rispetto all’anno precedente. Ciononostante la fase iniziale e finale dell’anno, la pandemia ha segnato il nostro turismo». Il presidente Convention Bureau Napoli è ottimista per il futuro. «Nel 2022 ci aspettiamo di superare questa fase. Dobbiamo imparare a convivere con questo virus. l’unica difesa sono i vaccini e ciò che sta succedendo in questo periodo dimostra l’efficacia degli stessi».

Non manca un accenno al super green pass che sarà obbligatorio, a partire da lunedì prossimo 10 dicembre, anche negli alberghi. «Rappresenta – ha detto Carriero – una misura per provare ad invogliare coloro i quali ancora sono scettici e non hanno aderito alla campagna vaccinale. Dobbiamo, come fatto fino ad oggi, continuare a garantire piena sicurezza nelle nostre strutture». Anche Luca D’Ambra spera che «il 2022 sia l’anno durante il quale possiamo finalmente metterci alle spalle la pandemia da Coronavirus». Il presidente di Federalberghi è amareggiato. «Ci siamo ritrovati a dirci soddisfatti per questa stagione turistica, a parlare di boom, ma non è così. Registriamo rispetto al 2019 circa 1milione e 700mila presenze in meno e malgrado rispetto all’estate del 2020 siamo in positivo non possiamo parlare di una buona stagione». «Ma un dato positivo c’è – continua Luca D’Ambra – abbiamo visto che i fatturati sono migliori rispetto agli anni precedenti. Ovviamente ciò non basta». Per il presidente dell’associazione degli albergatori «bisogna auspicarsi di andare avanti e mettersi alle spalle la pandemia». «Bisogna tornare a parlare di programmazione, brand, turismo e della nostra isola e non solo di Covid e di pandemia». In pratica anche l’atteggiamento deve cambiare. «La pandemia sta distruggendo delle economie e dei settori come quello del turismo ed alberghiero. Dobbiamo avare il coraggio di andare avanti con forza e coraggio senza essere disposti ad accettare ulteriori richieste di sacrifici».

Il patron del Regina Isabella non ha dubbi: «Il green pass rappresenta una misura per provare ad invogliare coloro i quali ancora sono scettici e non hanno aderito alla campagna vaccinale»

E chiosa il presidente di Federalberghi: «Cominciamo a parlare meno di pandemia, malgrado i numeri ci fanno paura. Parliamo di turismo e programmiamo la prossima stagione. Solo in questo modo possiamo provare a reagire a questo periodo storico». «A fronte di una stagione che si presenta difficile, siamo concentrati sulla prospettiva dell’uscita dal tunnel, sperando in una sostanziale ripresa già dal prossimo anno – conclude il presidente egli albergatori – Abbiamo per questo necessità delle misure essenziali perché si possa procedere a passo serrato ed andare, insieme, nella giusta direzione». E Luca D’Ambra rilancia: «Sull’isola di Ischia bisogna ristrutturare, rendere appetibili le nostre strutture ai turisti appena si potrà tornare a viaggiare».

Il presidente di Federalberghi: «Siamo ad un bivio: dobbiamo decidere se ci basta lavorare tre/quattro mesi l’anno ed ‘accontentarci’ o aggiornarci e puntare su un turismo che possa durare tutto l’anno»

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«Questo inverno – spiega D’Ambra – deve essere per la nostra isola una stagione di ristrutturazione per essere pronti appena il mercato riaprirà. Non possiamo pensare di poter andare avanti con le assistenze. Dobbiamo puntare su noi stessi». Ed incalza: «Siamo ad un bivio: dobbiamo decidere se ci basta lavorare tre/quattro mesi l’anno ed ‘accontentarci’ o aggiornarci e puntare su un turismo che possa durare tutto l’anno. E questo può avvenire partendo da un investimento su noi stessi e sulle nostre strutture». «Mi rendo conto – continua Luca D’Ambra – che io possa sembrare un visionario. Quest’anno per la prima volta dopo 20 anni la mia struttura è chiusa per ristrutturazione». Quello che può sembrare per molti un atto di coraggio è, per Luca D’Ambra «una necessità». «Ci sono fondi messi a disposizione da Stato centrale, Regioni e banche proprio per il turismo e per le strutture alberghiere. Ed è questo il momento di cogliere queste opportunità malgrado i prossimi anni gli effetti nella pandemia saranno ancora presenti». E chiosa: «Altrimenti restiamo indietro. Come imprenditori e come isola. Ed Ischia non può permetterselo».

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È molto saggio pensare a migliorare le strutture, offrire una immagine migliore ed al passo coi tempi, alla ripresa del turismo.
Comunque il green pass rappresenta anche una misura per invogliare coloro che vogliono fare le proprie vacanze il più possibile in sicurezza.
Sapere che già in ingresso, anche sui traghetti si viaggia protetti è un buon segno per il visitatore…

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