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GLI INCREDIBILI MIRACOLI DI SANT’ANTONIO: LA PREDICA AI PESCI E IL MIRACOLO DEL BAMBINO

DI MICHELE LUBRANO

 

Sant’Antonio è conosciuto come il Taumaturgo, il Santo dei miracoli. Quante volte i fedeli pescatori della Mandra di Ischia in momentidifficili e di pericolo hanno invocato Sant’Antonio e tutto si è risolto  per il meglio, attribuendo l’avvenuto miracolo a S.Antonio ? Di diversa natura ci appaiono i prodigi da lui compiuti, in vita e dopo morte. A volte sono miracoli di guarigione – e perfino di resurrezione! – che annunciano che tutto sarà sanato. A volte sono miracoli di conversione e di cambiamento del cuore che annunciano la riconciliazione di tutta l’umanità con Dio. A volte sono miracoli che sembrano sconvolgere le leggi della natura, per impedirci di dimenticare che queste stesse leggi sono un incessante miracolo. Ancora oggi il Santo continua ad essere nella chiesa mediatore concreto e privilegiato presso Dio. Anzitutto orienta il senso della vita dei fedeli verso Cristo, sollecitando il cuore degli uomini ad una continua e radicale conversione. In secondo luogo, prolunga nel mondo la misericordia di Dio, donando fiducia e speranza. Problemi familiari o di lavoro, deviazione dei figli o malattie: in tantissime occasioni della vita, in cui gli uomini si sentono impotenti, il Santo, così attento durante la sua vita ai bisogni della famiglia, continua ad intercedere presso l’Altissimo e ad ottenere, per tutti noi, grazie e favori.

Una città toccata dal  mare, non Ischia, forse Rimini, era piena di eretici infedeli. Nonostante Sant’Antonio predicasse, nessuno lo ascoltava. Allora egli, recatosi in riva al mare, disse agli abitanti della città: «Dal momento che voi dimostrate di essere indegni della parola di Dio, ecco, mi rivolgo ai pesci, per confondere più apertamente la vostra incredulità». E cominciò a predicare a tutte le creature del mare, enumerando i copiosi doni elargiti loro da Dio. Ed ecco, subito, accorrere una ressa di pesci piccoli e grandi, così folta che mai fu vista una tale moltitudine. I pesci, a quel parlare, guizzavano con le bocche aperte sulla superficie dell’acqua e, ascoltato il suo sermone, si allontanarono solo dopo aver ricevuto la benedizione del Santo. Allora il popolo della città gridò al miracolo: gli eretici si convertirono e la fede cristiana si irrobustì. Colui che aveva reso attenti gli uccelli alla predicazione di san Francesco, riunì i pesci e li rese attenti alla predicazione del figlio di lui, Antonio. Un giorno il Santo si trovava a Ferrara. Una coppia di sposi aveva da pochi giorni avuto un bambino. Al marito venne il brutto sospetto che la moglie lo avesse tradito e che quel bambino fosse nato dalla relazione con un altro uomo. Se ne convinse a tal punto da non voler toccare più il neonato. Il Santo prese in braccio l’infante e gli disse: «Ti scongiuro, in nome di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, nato da Maria Vergine, di dirmi a voce chiara, così che tutti sentano, chi è tuo padre». Il bimbo, rivolto verso il padre, per quanto fosse naturalmente ancora incapace di parlare, proclamò con chiara vocina: «Ecco, questo è mio padre!». Così sant’Antonio, riportando la pace fra i due coniugi, disse al marito: «Prendi tuo figlio e ama tua moglie che è donna fedele e merita tutta la tua stima!”

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