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L’architetto e il sogno del “nuovo” porto a Casamicciola

Di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Sandro Petti non cambia. Il grande architetto romano ma ischitano d’adozione (ha realizzato e spesso gestito importanti locali ischitani: sono suoi i progetti di vari prestigiosi hotel e di tante ville dell’isola), alla soglia dei novant’anni è ancora oggi un vulcano di idee, sempre lucidissimo e pronto a lanciarsi in progetti mirati al miglioramento della vivibilità e dell’estetica cittadina. Ieri mattina, Petti ha lanciato quello che lui stesso ha definito un messaggio per gli ischitani del futuro, per i quali il suo progetto per il ripensamento del porto di Casamicciola illustrato nel corso dell’incontro col sindaco rappresenta un illuminante esempio di valorizzazione del potenziale dell’intera isola unito alla necessaria visionarietà di chi ha saputo realizzare opere ardite ma sempre caratterizzate dalla sua inconfondibile impronta architettonica mediterranea. E allora vediamola nei dettagli, per quanto è possibile, l’idea di Sandro, anzi il “sogno”, come lui lo chiama, a patto di comprendere che esso è pienamente realizzabile, se solo avessimo la giusta mentalità: «La capacità di sognare – dice – non deve lasciarsi tarpare le ali dall’attuale mentalità politica ancorata alla burocrazia vigente. 5Sognare è l’elemento indispensabile per la crescita del paese e della comunità». Il porto di Casamicciola, secondo Petti, dovrebbe seguire il trend indicato da moltissimi altri paesi del mondo, cioè di sfruttare il mare per “prolungare” la terraferma che ormai non offre più sufficienti opportunità di sviluppo. La previsione di una pista d’atterraggio, pur se per aerei da turismo di piccola entità, da realizzare nello specchio d’acqua antistante l’ex parcheggio Anas, è il più vistoso aspetto del progetto: una pista lunga un chilometro e mezzo che fungerebbe anche da protezione del lungomare e da approdo per navi da crociera, aprendo così un nuovo e proficuo mercato per l’economia locale, mentre negli spazi esterni la pista offrirebbe la possibilità di approdo per navi da diporto e megayacht. Basterebbe questo per comprendere la portata dell’idea elaborata dall’architetto che nel 2009 ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Ischia, ma il progetto è ben più integrato, arrivando a comprendere l’intera zona costiera di Casamicciola, dove prevarrebbero le aree verdi, destinate a dominare su ogni realizzazione, parcheggi compresi. Il criterio è quello del Bar Calise di Ischia, cioè costruire in seminterrato tutte le strutture di servizi e “rivestirle” di verde rigoglioso. Non mancherebbe un centro commerciale, al cui interno troverebbe posto uno yacht club, bar-caffè, boutiques e negozi, un roof garden e gli uffici. Le strutture sarebbero quasi tutte smontabili, per un minimo impatto realizzativo. Nella zona costiera più vicina a Lacco Ameno, Petti immagina la realizzazione di tutto quanto possa utile alla creazione di un vero e proprio centro sportivo acquatico (campo di pallanuoto, piscina naturale per allenamenti, circolo nautico per canotaggio e vela), oltre a un’ampia strada a più corsie, compresa una pista ciclabile. 6La spiaggia adiacente l’attuale molo che conduce agli imbarchi dei traghetti sarebbe resa non solo più ampia dal naturale rinascimento, ma molto più visibile attraverso la riduzione in altezza del grigio muraglione in cemento che oggi ne ostruisce completamente la vista. In tal modo, si potrebbero agevolmente  creare alcune strutture leggere da adibire a negozi e ristoranti “double face”, cioè in grado di offrire sia la vista sul mare che la vista sul porto. Anche sul molo, i servizi e i sottoservizi verrebbero posizionati in maniera seminterrata. A livello “funzionale”, l’attuale molo conserverebbe solo l’approdo degli aliscafi e di altri posti-barca per imbarcazioni da diporto, mentre le operazioni di imbarco e sbarco delle navi di linea verrebbero localizzate al molo dell’Ancora, utilizzando il lato esterno e interno della banchina secondo le stagionalità, dove l’attuale parcheggio e un ulteriore spazio realizzato a margine dello stesso, consentirebbero di evitare le attuali interminabili file che si creano puntualmente in prossimità degli imbarchi, ostruendo pesantemente il traffico diretto verso Lacco Ameno e Ischia, e creando uno snodo naturale in entrambe le direzioni, nonché verso Piazza Bagni e le zone alte di Lacco Ameno e Forio. Tutte le opere contemplate, secondo la visione di Sandro Petti, aumenterebbero sensibilmente i posti barca attualmente disponibili e renderebbero il porto di Casamicciola Terme una delle strutture ricettive più importanti del Mediterraneo per il diporto nautico. Fin qui la descrizione del grandioso progetto, verso il quale il sindaco Castagna si è mostrato molto interessato, chiedendo all’entourage di Petti di protocollare un’istanza completa di una redazione di massima del progetto, in modo da poterlo adeguatamente portare all’attenzione del civico consesso. Solo un sogno? Vedremo. Intanto, la lezione di Sandro Petti è immediatamente applicabile: non smettere mai di ripensare il proprio territorio, per migliorarlo sia esteticamente che funzionalmente. Una lezione che gli ischitani, finora, hanno spesso ignorato.

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