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Referendum costituzionale, Cipolletta: «Votare sì per un Governo più stabile»

 

ISCHIA – Da giovedì sera anche Ischia ha ufficialmente un comitato che promuove il sì al referendum costituzionale che si svolgerà il prossimo 4 dicembre. In attesa della chiamata alle urne, i membri del comitato isolano hanno rotto il ghiaccio presentandosi nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il “Break” di via delle Ginestre a Ischia. Un incontro, quello promosso dal gruppo coordinato da Giovangiuseppe D’Ambra, al quale ha preso parte un cospicuo numero di persone, desiderose di conoscere i cinque studenti universitari che hanno dato vita a questa iniziativa, che gli stessi definiscono «apartitica». In effetti, soprattutto quando si parla di argomenti così delicati, non c’è fazione politica tenga, e gli interessi della cosa pubblica sono decisamente più rilevanti rispetto a quelli di un partito, grande o piccolo che esso sia.

A margine della conferenza stampa, abbiamo raccolto le considerazioni di uno dei promotori del comitato, Davide Cipolletta. Il giovane studente di giurisprudenza alla Federico II, facendo un sommario bilancio della presentazione (animata anche dagli interventi di Mario e Giovanni Fusco e di Giovangiuseppe Buono), ha dichiarato a “Il Golfo”: «Abbiamo preferito non scendere nel merito della riforma costituzionale, quindi non abbiamo parlato del testo, ma ci siamo essenzialmente presentati agli ischitani come comitato: chi siamo noi promotori, cosa facciamo e come intendiamo farlo. Non c’è stato un vero e proprio dibattito, anche perché buona parte di coloro che hanno preso parte all’evento sono orientati per il sì, quindi aveva anche poco senso ribadire quelle che sono le nostre ragioni. Ovviamente organizzeremo vari appuntamenti nelle piazze dell’isola tutti i fine settimana a partire da questo e fino al 4 dicembre. Questa domenica ci troverete a piazzetta san Girolamo, nel centro di Ischia, dove allestiremo il primo banchetto informativo».

«Bisogna votare sì – afferma Davide – anzitutto per il superamento del cosiddetto bicameralismo perfetto o paritario: al nostro paese occorre un Governo stabile almeno per una legislatura. Infatti negli ultimi anni si sono alternati costantemente vari esecutivi e questa tendenza, per ovvi motivi, non consente di fare una compiuta valutazione politica di quello che è stata l’amministrazione di un Governo. Se vincerà il sì, ci sarà un ammortizzamento dei costi della politica. In tal senso, il Senato passerà a 100 senatori rispetto agli attuali 315. Sarà inoltre semplificato quello che è l’iter legislativo della legge ordinaria, che come sappiamo non sarà più materia del Senato. Nel testo della riforma Renzi-Boschi viene infatti precisato che la Camera dei deputati si esprime su tutte le leggi, mentre alcune competenze continuano a rimanere in capo al Senato».

«Un altro motivo per cui votare sì – prosegue Davide Cipolletta – è certamente rappresentato dall’abolizione del Cnel, che nel corso degli anni è stata una spesa non indifferente per il nostro Paese, e che non ha prodotto nulla dal punto di vista legislativo. Questi sono, in estrema sintesi, i punti forti del sì. Tuttavia ribadisco che parleremo nello specifico di questi argomenti durante le iniziative che promuoveremo sul territorio isolano a partire da questo fine settimana e fino alla data del referendum costituzionale. Tutte le nostre attività saranno ovviamente pubblicizzate attraverso il nostro canale social – conclude Davide – quindi invitiamo coloro che fossero interessati a conoscere meglio le nostre iniziative e le nostre ragioni a seguire la pagina Facebook “Comitato Ischitani per il Sì”».

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