CRONACAPRIMO PIANO

Good bye New Valentino, la felicità è altrove

Marcello Bondavalli getta la spugna e non continuerà a gestire la discoteca che ha segnato la storia dell’isola, diventandone un punto di riferimento nazionale e internazionale. Una decisione annunciata da tempo e che non ha visto il patron artefice di un dietro front. E così il by night nostrano perde un pezzo di leggenda…

Potremmo sprecare fiumi di inchiostro ma in fondo sarebbe il trionfo dell’ipocrisia e dunque non ne varrebbe nemmeno la pena. Per l’intera giornata di ieri – che pure era una domenica – tanti addetti ai lavori ci hanno manifestato la loro meraviglia ed incredulità dinanzi alla sorpresa e all’atteggiamento dei cronisti. A loro dire non c’era nulla di che meravigliarsi, in fondo che il New Valentino una volta terminato il mese di settembre dell’anno solare in corso avesse chiuso i battenti era una notizia risaputa da quando eravamo nel cuore dell’estate. La notizia ormai la conoscete. Marcello Bondavalli non proseguirà la sua avventura con il New Valentino, la storia del più grande brand della nostra isola insieme al Bar Calise si chiude qui. Si diceva che “l’unica felicità è godersi la vita”, come recitava Seneca e come era impresso all’ingresso del locale di intrattenimento di Ischia, ma da oggi per soddisfare questa esigenza correte da un’altra parte. Forse la morte del fratellone e compagno d’avventura Luciano Bondavalli, poi i due anni di pandemia con lo stop totale a discoteche e locali d’intrattenimento, poi ancora magari i problemi di difficoltà a gestire sicurezza e ordine pubblico nell’estate che ci siamo appena messi alle spalle. Tutto troppo pesante per ricadere sulle spalle di Marcellone, che già in piena estate aveva annunciato ad amici e conoscenti di voler chiudere la carriera da incontrastato re del by night. Lo ha detto e fatto, è stato di parola. Anche se poi questo ha suscitato commenti di diverso tenore.

Perché in questo momento è proprio il dibattito a impazzare. E se, ad esempio, c’è chi oggi lamenta il fatto che negli anni ’80 sull’isola avevamo qualcosa come 14 discoteche ed oggi praticamente non ne esistono più (eccetto il Blanco, che pure aveva deciso di chiudere per un paio di mesi ma che magari adesso ci ripenserà un attimino), non manca chi rifiuta il concetto dell’isola diventata di punto in bianco dormitorio. Facce diverse della stessa medaglia che al solito si scatenano sui social dove si leggono commenti dei più disparati. Ad esempio c’è chi non vede assolutamente come una tragedia l’addio di Bondavalli ma invece lo coglie come una opportunità e spiega: “Definire l’isola un dormitorio, è una mancanza di rispetto verso tutti quegli imprenditori che con tante difficoltà mandano avanti locali e bistrot, pur non lavorando fino all’alba. Molto probabilmente si andrà verso una nuova gestione come accade spesso per le imprese commerciali. Non è il primo caso e non sarà l’ultimo”. Un altro internauta gli fa eco: “A parte che penso che il Bondavalli non si ritiri a vita privata perché possiede e gestisce l’Ecstasy ultimamente il Valentino già da tempo non funzionava più a tempo pieno, come tempo fa. Su questo mondo tutto ha un ciclo di vita, ed evidentemente anche il suo è arrivato alla fine, anche perché forse decretato da un lento e inesorabile cambio di abitudini delle nuove generazioni. Non è vero che sarà un dormitorio. Io vedo avanzare nuove formule di divertimento. Il giovedì sera a Forio tutti i locali hanno la musica, e ognuno ha il suo pubblico che balla, e per giunta molto più economico del suddetto Valentino. La gente, a piacimento si ferma a bere, mangiare o semplicemente per ballare in strada. Ecco, forse sull’isola è finito il tempo della “discoteca”, a favore del discopub…”.

Dall’altra parte della barricata ci sono tante parole. Noi vi riportiamo quelle di Andrea, che del New Valentino è stato parte integrante e che sui social commenta così l’addio di Bondavalli: “Oggi voglio spendere due parole su un luogo, che per molti era un semplice locale, ma che per me ha rappresentato 12 anni di organizzazione, e ancor più anni di divertimento, spensieratezza… il Valentino. La chiusura del Valentino non è solo la chiusura di un locale, ma la chiusura di un pezzo di cuore di tanti ragazzi che come me, aspettavano quel mese all’anno impazienti per ballare sotto le note di Maurizio Filisdeo ‘un isola incantata’! Per me il Valentino rappresenta un pezzo di vita… le prime magagne per provare ad entrare quando ero ancora minorenne e neanche riuscivo ad entrare fino ad essere uno dei punti di riferimento organizzativi per ben 12 anni, per me il Valentino rappresenta i primi baci, le prime cotte, il tavolo Parisi, le serate con gli amici, le cantate a squarciagola fino alle 5 per poi essere uno degli ultimi ad uscire, quante emozioni hai saputo regalarmi… GRAZIE alla proprietà e a tutti i ragazzi con cui ho viaggiato in questi anni per tutto il divertimento che abbiamo regalato! Il VALENTINO non chiuderà mai… perché resterà sempre nel cuore di tutti”. In fondo è davvero così: al netto di ogni pro e contro, certe emozioni davvero non puoi spegnerle.

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