GRAFFITI Bernini,in pectore in Vaticano

DI ENZO RUJU
Il mito del Barocco italiano sposa l’eclettico movimento letterario e artistico in un periodo di sperimentazione strutturale creativo. Certo il tema vecchio e nuovo testamento si plasmano in scultura, architettura, scenografia e altre discipline. La forma mentis nel variegato simbolismo Barocco, musica, apertura strutturale dorico, ionico corinzio, il capitello prende forma in tante note musicali. Il pentagramma, lo spartito che illumina la fabbrica barocca in una fantasia di ordini architettonici. La città del Vaticano tipico esempio di un Rinascimento inoltrato. Gian Lorenzo in Vaticano il famoso Baldacchino, dietro l’altare, con colonne tortili, il primo evento di struttura scultura in movimento. Basta sottolineare la Pietà di Buonarroti e il Baldacchino di Bernini tipici esempi del Barocco in fase di promozione. Giovani talenti, promesse artistiche chiamate in Vaticano, Caput Mundi del cristianesimo, in onore di Pietro prima testimonianza del cammino del Vangelo. Bernini 1599-1667 eterno rivale di Francesco Borromini, si dice con buste paga diverse,attenzione che illustra Bernini pone al Vaticano. La rivalità prosegue a colpi di progetti con la committenza del clero,mecenatismo e committenza per i nastri nascenti del periodo. Nel merito questo pentagramma,in riferimento al barocco,non desta colpo d’occhio, anzi si presenta poco attendibile agli occhi della aristocrazia prodica al mecenatismo e committenza. Dubbi, vero o non vero sembra il falso del tardo rinascimento.
Comunque il Barocco è forza mentale, trasgressione, eclettico a misura, ma rientra nella fantasia organica di spettatori, nel dubbio di una architettura dal suono fragoroso, non solo, che supera tradizione e innova i caratteri strutturali a nuova concezione urbanistica. Secondo Filippo Baldinucci storiografo recita del Borromini “uomo di grande e bello aspetto,di grossa e robuste membra,di forte animo e d’alti e nobili concetti”. Certo ricordo Caravaggio, Artemisia Gentileschi,Luca Giordano del periodo citato, Buonarroti, Bernini l’estro, linfa, sobrietà, costume di un periodo bizzarro, amori clandestini, amanti, case di prostituzione, la bella vita oltre ogni limite, cantine per ubriacarsi e brindare a nuova vita. L’arte il sogno di tutti, il mondo magico, virtù, sospetto, inganno e estasi la materia si plasma e diventa anima. Diceva Buonarroti nella materia c’è l’uomo e la donna, basta scolpire e dalla prigione-materia il concepimento dell’umanità.