GRAFFITI Buonarroti il finito e non finito
di RUJU
Michelangelo Buonarroti 1475-1564 il mitico scultore, non solo si adopera con il marmo di Carrara, avverte l’anima o le anime insite nella materia. Vieni dalla materia la dipartita nella materia. Michelangelo,Michelangiolo in anagrafe,sceglie i blocchi di marmo bianco di Carrara e avverte il bisogno di liberare il corpo imprigionato nella natura, dando luce, vita le parti anatomiche della persona dalla sua prigionia. Certo Buonarroti ascolta i lamenti,l’inquietudine, il liberare di ecce homo per dare una seconda vita al prigioniero. L’ inquieto artigiano artista,provoca il marmo e genera la vita di passione, emozione, sensibilità e il neo ecce homo esce dalla materia, liberato dalla polvere della natura. Giorgio Vasari il critico d’arte rinascimentale 1511-1574 visita Michelangelo Buonarroti, entusiasmato dal lavoro e forte temperamento del genio che con la sua insofferenza,ha un diretto contatto con il marmo duro e con umanità,consapevole,mette in libertà una futura civiltà artistica. Il finito e il non finito turbano il maestro nella necessità di portare a termini il possesso del marmo. Filosofia mistica,il dottrinato Buonarroti sfida la forza della natura tra terra e infinito,vinti o vincitori il destino di Michelangelo e liberare dalla prigionia le persone sofferenti di una natura matrigna.
Ricordo La Cappella Sistina impatto pittorico dove si racconta il vecchio e nuovo testamento. La stessa potenza pittorica nella scultura il finito e non finito sono il frutto della forza intellettuale del mitico Maestro rinascimentale a lasciare traccia del vissuto nelle sue opere pittura e scultura. Vasari lo ammira e canta nel suo diario le Vitae, l’interessante studio di un genio incompreso,che detta alla terra la profondità del suo peccato anti religioso. La religione per Buonarroti è il simbolo di un cristianesimo decadente e poco attendibile,scontro con il Papà per la non spiritualità dei personaggi,muscoli e movimento,per aver offuscato i sentimenti religiosi. Unico e non comune Buonarroti resta nel firmamento degli artisti rinascimentale per bellezza,forza umana e capacità espressiva. Occhio a Michelangelo alle nuove generazioni dell’uomo storico e contemporaneo.