GRAFFITI Canova, scultore alla Corte di Napoleone

DI ENZO RUJU
Il Neo Classico Antonio Canova (1757-1822) in pieno neo classicismo, pittore, scultore la maestria della materia, il marmo levigato bianco, le opere realizzate splendono di luce e armonia, tanto di essere considerato il “nuovo Fidia”. Ricordo ai lettori lo scultore e architetto greco Fidia 490 a.c. 430 a.c. Ricordo ancora Michelangelo Buonarroti seguace di Fidia per le opere scultoree monumentali. Canova la Paolina Borghese sdraiata sul lettino nuda e piacente, un nudo piacevole con sinuose forme del corpo per il piacere di sensualità corporea. Napoleone lo chiama a corte per immortalare nella materia la famiglia Bonaparte.Il marmo si presta e fotografa, tra naturalismo, realismo i Bonaparte e seguito. Lo scultore della bellezza o l’idea della bellezza che personifica nei corpi marmorei, armonia, piacere, sensuale sensazione dalla polvere alla materia. Il timbro di Canova e come detto il nuovo Fidia neo classico, il ritorno al classicismo post Barocco amore e odio delle aristocrazie rinascimentali. Canova “magna pars” del linguaggio rinnovato e della rinascita del marmo, delicato, fluido, carezzevole, a tutto tondo. Visione da ogni lato, il disegno marmoreo ricco di realismo, nulla lasciato al caso, il racconto in marmo in un romanzo dettagliato. La scrittura in un concerto del bianco dove purezza e armonia scrivono un pentagramma da sogno e fa sognare i fruitori.
Paolina Borghese è un esempio di virtù del marmo, scolpita e immortalata la donna dei sogni di Napoleone. Siamo oltre l’immagine fotografica oltre ogni aspettativa Canova fa sognare. La bellezza nelle mani sapienti del maestro neo classico che lascia traccia con mestiere e creatività. La materia un messaggio musicale degno di nota da immortale nella storia dell’arte e nelle arti visive contemporanee. Il nuovo Fidia nel linguaggio del marmo alle nuove generazioni. La forza di Canova interprete del classico greco alle nuove costruzioni del blocco di marmo e liberare l’anima dalla materia. Il percorso del Tempio greco al marmo di Carrara per celebrare la dottrina della scultura e dire a grande voce sei imprigionata e ti sollevo dalla massa dando spirito e corpo al fruire della vita. Sei viva nel marmo, immortalata nel fascino della materia.