GRAFFITI Caravaggio: il Martirio di Santa Orsola, mistero e posa

DI ENZO RUJU
La meraviglia di Michelangelo Merisi da Caravaggio 1571-1610, un dipinto da racconto che lascia lo spettatore in estasi a contemplare il rifiuto di Orsola al cospetto di Attila. Lei generosa a cosa, carattere vigile, non al sopruso e Orsola va incontro al martirio e non tollera l’imposizione. Certo il dipinto datato 1610 anno della morte di Caravaggio. Leggere Michelangelo Merisi chiede tempo, di fronte a un temperamento imperioso e una tavolozza barocca. Il mito, l’uomo, l’artista dei sogni, fa sognare non solo, fa amare amori inquieti e genio sregolatezza si fondono nella persona Caravaggio. Il linguaggio fotografico in pittura nota il gruppo messo in posa per fissare sulla tela o legno l’immagine dell’insieme del gruppo ossia la posa. Certo il dipinto tra fantasia e lettura del gruppo rende affascinante il modus operante di Caravaggio. Passione, delirio,molti ritengono il pittore maledetto o chi osserva una lettura diversa dell’uomo pacifico Merisi. Tanto di pacifico non vedo e mi riferisco al film documento del regista Michele Placido e l’attore che interpreta Caravaggio Scamarcio.
La visione di Placido è tutt’altro, Merisi rissoso, vita notturna inquieta, personaggi di vario rango, il popolo o ladruncoli, spesso si nota il vero volto di quanto detto specchio della sua pittura. Amori, amanti,fanciulle per una notte,il talento Merisi, personaggio eclettico amore e odio sublimano la giornata di Michelangelo dimenticato e ripreso da storici e critici. Sangue, vino, cantine, il gioco delle carte, il delirio passioni che inducono il rapporto artista con l’aristocrazia. Il martirio di santa Orsola, poco dopo la sua morte, fanno riflettere sulla morte di Caravaggio, chi pensa a sicari del Papa, chi dice per febbre forse colpito da malaria. Importante l’uomo barocco il talento tumultuoso pronto alla spada per una eventuale rissa. Il sommo pittore Caravaggio, il linguaggio fotografico creato e non dimentichiamo Artemisia Gentileschi sua allieva e Il napoletano fraterno amico Luca Giordano. I tre dello stesso periodo Nord, Centro, Sud hanno cambiato il momento pittorico con il linguaggio barocco. Certo in assenza della fotografia, nasceva il linguaggio fotografico in pittura. Studio e approfondimento per le nuove generazioni. L’idea di bellezza di Argan storico contemporaneo che contempla la storia con il contemporaneo, ancora oggi letto e preso in visione per argomenti trattati per le arti visive.