DI ENZO RUJU
L’ uomo Barocco, frivolo, eclettico, pronto a misurarsi con la spada, rissoso ecce homo Michelangelo Merisi da Caravaggio 1571-1594.Una stagione di forte impatto emotivo, mi riferisco al Barocco amato e odiato per la stessa ragione il mitico Caravaggio. Il film di Michele Placido” l’Ombra di Caravaggio “Scamarcio interpreta con mirabilia Merisi. Certo Placido ha curato le riprese di gruppo, momenti erotici, baldoria effimera, il tutto condito da un personaggio, non formale, contro le regole sociali. Caravaggio il male oscuro, una vita spesa tra sacro e profano senza limiti o obblighi istituzionali. L’ anormale la giusta dimensione di Caravaggio, divertimento, maschere, sesso in pubblico la forte di un artista geniale e genio di un momento storico quale il Barocco. Un pentagramma, non con le solite note, ma il ruggire nel creare il gruppo, nel merito la posa, per dipingere e immortalare, come lo scatto, i popolani nel suo insieme.
Mendicanti, prostitute, pazzi, volti buffi maschere viventi, Caravaggio ecce homo è questo. Tuttavia amato, odiato da aristocratici e Papi, ricercato, protetto da intellettuali il fulgido Caravaggio dal carisma unico, fondamentale per il percorso umano e artistico. Il regista Placido ha colto bene la figura barocca di Merisi a Scamarcio ha dato la sua impronta al geniale creatore del linguaggio fotografico in pittura. Forte momento televisivo all’ombra del Vesuvio, deposizioni, martiri del cristianesimo, santi in delirio e martiri perché professano il loro credo. Caravaggio prende per strada i suoi personaggi, paffuti e non, volti illuminati e grigi, affetti morbosi e donne frivole, il panorama dell’artista che lascia il segno di essere libero da qualsiasi contaminazione. Caravaggio precursore dell’immagine fotografica, rende il tutto divino e il suo modus operanti raggiunge le vette di odio e amore di una società buffa. Oggi Agarte diretta da Alessandro Giansanti l’uomo barocco del contemporaneo pronto a linguaggi diversificati, la sperimentazione,con linguaggi non formali proiettati nel futuro.
