GRAFFITI Cimabue, Giotto, Duccio: la Neo Figurazione

DI ENZO RUJU
Notizie, ricerche, lo studio di artisti nel ventaglio medio Medio Evo,nell’ interpretazione di personaggi storici che hanno dato lustro nel periodo, poc’anzi citato, letteratura e pittura, tra tavole e affreschi, Alighieri, Boccaccio, Petrarca. Cimabue 1240 circa- 1302,Giotto di Bondone 1267-1337 conosciuto come Giotto e Duccio di Buoninsegna 1255-1319 all’insegna della neo figurazione. Le figure si muovono nello schema architettonico, volti da ieratici e idealizzate a figure umanizzate, espressive, il sentimento facciale, l’abito, il cruccio, il racconto di una scrittura pittorica descritta dai talentuosi artisti. Cimabue pseudonimo di Cenni Bencivieni, il crocifisso di ecce homo sinuoso sulla croce, lo sguardo fiero, non tormentato, per la rinascita dello spirito e della vita. La vita terrena,il viaggio eterno nel riposo perpetuo dell’uomo senza peccati e colpe umane. Giotto gli affreschi a Assisi e la vita umile del giovane Francesco, rinunciatario alla ricchezza, il padre venditore di seta, come detto rinuncia alla ricchezza per la povertà dell’umile pescatore di anime perdute, peccatrici o peccatori.
Giotto immortale la vita mortale di Francesco.Oggi il Santo Padre porta il nome di Francesco appunto Papa Francesco. Duccio di Buoninsegna, Duccio esalta la figura di viso e abito,espressione per indicare il sentimento umano,il copricapo segno di devozione e virtù di nobildonna o nobiluomo. L’ abbigliamento non di castità,comunque esaltata la dignità dei personaggi immortalati. Ricordo Giotto nella bottega di Cimabue per formazione e impegno artistico. Il trittico dei giovani talenti Cimabue, Giotto, Duccio e la neo figurazione dal nuovo stile pittorico, descrittivo, naturalismo e realismo nei volti degli immortalati, dubbi, incertezze, credulità, sorpresa, pettinati, barbe fluenti, ricchezza espressiva nel modulo della nuova figurazione. Il rinascimento degna lo sguardo ai talenti trascorsi, che insegnano alle generazioni rinascimentali il disegno, la pittura, le campiture,la tavolozza. Il periodo medio evo lascia traccia nella storia di eccellenze nel mondo visivo storico e arti visive contemporanee. La pittura scienza aperta senza limiti o traguardi sperimenta il fantastico senza alcuna regola o inibizione. Comunque disciplina nello studio e affermare conoscenza e sapere nel pianeta culturale sempre in fibrillazione. Non dimentico Buonarroti, Caravaggio, Gentileschi, da Vinci, Sanzio, Rosa, Giordano, per studio e ricerca dal mondo classico al Medio Evo, certo che la lezione di Cimabue, Giotto, Duccio ha portato loro nel rinascimento, il riconoscimento della nuova figurazione.