Gramsci diceva che ”il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà”. Andando in giro per il paese si avverte pesantemente il pessimismo nel quale molte amministrazioni comunali passate hanno fatto precipitare tanti cittadini. Ho ricevuto da parte dei candidati a consigliere comunale (256) la bellezza di sessantotto (leggasi 68) richieste di voto di preferenza. Andiamo con ordine. 18 le ho scartate subito per palese inopportunità. 30 erano di conoscenti con i quali negli ultimi dieci anni ci siamo a stento appena salutati e di cui non ho osservato particolare fervore, attivismo o impegno politico. Dei venti rimanenti, 10 non avevano completamente le caratteristiche per le quali abitualmente voto.
Ne sono rimasti 10 per i quali non so proprio come regolarmi. Sono dieci persone di tutto rispetto. Hanno dimostrato nella loro vita privata e in quella pubblica di perseguire solo obbiettivi condivisibili e un grande amore verso il paese. Come mi devo regolare? Ne prendo uno a sorteggio? Oppure voto solo per il Sindaco? Non sottovalutate il mio problema. Se si vuol votare bene certamente siete nelle mie stesse condizioni. Bisogna andare avanti con l’ottimismo della volontà. Lo dice anche Gramsci. Non bisogna arrendersi. Domenico De Siano in una intervista ha detto che chi opera può sbagliare ma ha tempo anche per rimediare. Domenico De Siano, domenica da De Mita, ha anche detto e promesso un cambiamento nel modo di fare e intendere la politica.
Giosi Ferrandino dall’altra parte ha promesso urlandolo a mari e monti che i suoi obbiettivi, dopo domenica, saranno indirizzati in altre direzioni. Non più al Comune di Ischia. Abbiamo tre giovani candidati a Sindaco di Ischia. Li lasceranno lavorare senza pressioni i tanti candidati a consiglieri comunali che non sembrano “stinchi di santo presenti” nelle coalizioni? L’invito che rivolgo ai cittadini è quello di regalare al Paese 16 consiglieri comunali che si distacchino dal modo di amministrare che è stato sotto i nostri occhi da tanti anni. A lunedì.
