POLITICAPRIMO PIANO

Il “Barone” re di cuori

Approvato il bilancio, il sindaco di Lacco Ameno si veste di generosità e lancia la sua “OPA” su comando vigili, affari generali e staff. Arrivano le progressioni verticali che porteranno a cambiare il comandante della polizia municipale con un solo candidato in lizza. La delibera incriminata non votata da Carla Tufano e da Ciro Calise. E ancora…

Corre a spron battuto la revisione dell’asset strategico lacchese balzato in cima all’agenda di governo di Lacco Ameno. Corre con quello strumento chiamato il PIAO, per intenderci. Come avevamo avuto modo di anticiparvi dalle pagine del nostro giornale, il sindaco di Lacco Ameno, approvato il Bilancio, attraverso il Piano Integrato ha voluto finalizzare il suo personale piano di gestione del campanile, lanciando l’Opa al comando vigili, affari generali e staff. Proprio nel giorno della Festa della Donna, ha approvato la delibera che indirizza il nuovo affidamento in rosa del comando della Polizia Municipale, ritaglia un posto C nel suo Staff e preserva il timone degli affari Generali che avrebbe potuto rivelarsi la sua vera pietra d’inciampo. Un modo certo spurio per definire la portata politica e personale,qualcuno direbbe sentimentale, della delibera di Giunta approvata l’8 marzo, pubblicata solo l’11 marzo insieme al bando per la promozione di Polizia Municipale e lo staff, con cui l’esecutivo di Giacomo Pascale, messi prima di tutto i conti in regola, ha voluto favorire ed approvare in Giunta proprio il nuovo bando interno per le progressioni verticali da C a D che porterebbero nel settore della Municipale una prossima laureata (unica opzione possibile attesa la pianta organica), unica a possedere i requisiti interni per poter prendere il posto dell’attuale comandante Raffaele Monti.  Non a caso i decreti di incarico dei funzionari e vertici del comune di Lacco Ameno sono fermi a settembre 2023, mentre una serie di altri avvisi si sprecano.

La manovra Pascale porterà ancora alla corte del sindaco un’altra categoria C. Che, stando ai ben informati, potrebbe avere già un preciso identilit e soprattutto chiare generalità. Soprattutto, con questa ultima uscita ad effetto, nel mentre il disegno si compie, preserverà, oltre agli affetti ed i regali, il suo sodalizio politico-elettorale.  Ma torniamo alla delibera di giunta che ha sancito la predetta rivoluzione. Al voto, per l’appunto, mancavano il capogruppo, l’esperto e scafato Ciro Calise alias “il Barbiere” e la vicesindaca Carla Tufano. Entrambe non hanno votato le proposte. Non è dato sapere ai più quale sia il motivo della studiata assenza. 

In ogni caso, secondo i bene informati quello appena compiuto sarà un passo importantissimo per gli equilibri di Giacomo Pascaleche,sommando le cose, sommando rifiuti, porto e bilancio,si è avvicinato anche alla resa dei conti della sua amministrazione, ormai tutt’altro che salda per una serie di tensioni e frizioni interne. Nitroglicerina nelle stanze del Palazzo. Come abbiamo già detto e scritto, la lotta del SUAP e del Comando Vigili rischia di stritolare la compagine giacominiana ed il primo cittadino in testa che, non senza difficoltà è riuscito ridimensionare il tutto, ma non a ridurre le perdite.  Fatto sta che il primo cittadino senza tentennamenti ha finalizzato l’obbiettivo ed in un colpo solo sia pure con la giunta “monca” ha approvato in 171 pagine il Piano Integrato Attività e Organizzazione 2024-2026 a cui ha fatto seguito l’avviso di selezione per la progressione ordinaria tra le aree riservata al personale in servizio nel V Settore Polizia Municipale, per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di un posto area dei funzionari, con profilo professionale “funzionario di polizia municipale”. Ed in ultimo, ma non per ultimo ha approvato l’Avviso pubblico, per l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato e part time al 50% di n. 1 istruttore amministrativo (ex cat. C) – ufficio di staff del sindaco, della giunta e degli assessori.

Il primo cittadino per rimettere in posizione lo scacchiere ha dovuto, infatti, anche rifare il piano agli Affari Generali. Pascale avrebbe già voluto ratificare l’atto di premiazione lo scotrso 14 febbraio, ma una serie di ostacoli ha fatto saltare l’appuntamento. Soltanto rinviato, come detto, l’8 marzo.

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