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SALVATORE LAURO SALVI IL MUSEO DEL MARE IN NOME DEL PADRE AGOSTINO E DELLA STORIA DELL’ANTICO NAVIGLIO ISCHITANO

DI ANTONIO LUBRANO

Rino Lauro direttore e Luciano Di Meglio cofondatore, hanno comunicato nei giorni scorsi al nostro Mizar che il “loro” Museo del Mare al Borgo di Celsa, per il quale fino’ora hanno dato l’anima con impegno e passione, per il prossimo mese di ottobre chiuderà i battenti, ponendo fine così, ad una esistenza dell ’importante struttura nata bene, proseguita discretamente e oggi, sul punto di finire male. Quindi il Museo del mare ad Ischia Ponte resterà aperto fino al 31 ottobre. Dopo di che, dal 9 dicembre inizieranno le operazioni di sgombero con la consegna, come da regolamento, dei reperti in dotazione, agli originari proprietari. Sarà triste, ma sarà così. Pensare ad una via d’uscita per tentare di salvare il Museo è ciò che va fatto subito, per non addebitarsi la colpa poi di non aver puntato all’ultima…spiaggia, come si suol dire. Considerato che il Comune di Ischia, proprietario per altro dell’immobile che fin’ ora ha ospitato il Museo, pare non essere interessato a responsabilizzarsi più di tanto, ritengo valga la pena chiamare in causa personaggi privati ischitani di buona volontà, animati soprattutto dalla cultura e la passione per il mare e di tutto quanto ad esso è attinente. Devo dire che individuare la persona e la personalità che annoveri nel suo DNA tutte le caratteristiche appena accennate, che accetti di imbarcarsi in tale impresa non mi sembra compito difficile dal momento che nella mia mente, senza essere messa a dura e complicata prova, all’istante e si è configurata l’immagine del capitano, prima che ex senatore della Repubblica Italiana, l’ischitano benemerito Salvatore Lauro, operoso figlio di quell’Agostino che è già leggenda del nostro mare e dei suoi navigli. Si, Salvatore Lauro può salvare il nostro Museo del Mare e la sua funzione nel contesto culturale, sociale e turistico del Centro Storico di Ischia Ponte. Salvatore Lauro può farsi carico di una nuova gestione del Museo del Mare prima che la struttura sparisca ? Io credo di si. Come lo faccia, lo sa solo il senatore a cui gli sono riconosciute mille risorse per essere anche in questa importante occasione, apprezzato protagonista. Per amore di Ischia e della sua storia del mare di cui oggi è parte ai massimi livelli

LA STORIA DEL MUSEO DEL MARE CONCRETO RISULTATO DI GRUPPO PER AMORE E PASSIONE

ll Museo del Mare è ospitato nel più antico e prestigioso palazzo del patrimonio comunale, nel Borgo di Cesa: la Torre dell’Orologio a Ischia Ponte. Inaugurato alla fine del 1996, vuole

esprimere la peculiarità della storia isolana. La terra nata dal mare, il suolo che da sempre ha trovato nel mare il proprio destino, lavoro e amore, ha diritto a una memoria collettiva ben visibile. Oggetti e reperti museali esposti al godimento del pubblico sono il concreto risultato del lavoro volontario svolto da un gruppo di persone motivate unicamente dalla passione e curiosità per le proprie radici storiche, sociali e culturali. Gli amici del Museo del Mare hanno collaborato all’allestimento del medesimo offrendo – oltre alla volontà e a molte ore del proprio tempo – i

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cimeli marinari di loro proprietà. Svolgendo una vera e propria campagna “pro museo” fra amici, conoscenti, pescatori, marittimi e loro famiglie, sono state donate spontaneamente fotografie, cartoline d’epoca, documenti vari. Anche alcuni armatori isolani hanno messo a disposizione del

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Museo interessantissimi cimeli. I visitatori del Museo del Mare non hanno solo la possibilità di ammirare splendidi reperti, raccolti e restaurati con amore, ma anche di captare i sentimenti, le passioni, l’impegno della Gente di Mare dell’Isola d’Ischia.Tre piani che raccontano la storia della Marineria, attraverso l’esposizione di oggetti presi dalla vita quotidiana dei pescatori fino a raccontare le gesta dei Capitani degli ultimi velieri. Il Museo rappresenta tutto ciò che è cultura del mare, in una delle isole più belle del mondo che dal mare ha tratto le sue origini storiche, le sue ragioni di vita, di economia, le sue tradizioni, il suo modo di pensare e di vivere. Le antiche ed ingiallite fotografie, gli attrezzi dei maestri d’ascia e gli strumenti di navigazioni ci riportano

all’atmosfera degli albori del secolo quando ancora le tecnologie di costruzione e di navigazione risentivano delle antiche conoscenze trasmesse da generazione in generazione attraverso tradizioni familiari. Tutto questo e tanto altro è raccolto e catalogato, sistemato ed offerto al visitatore come elemento essenziale di una civiltà. Il mare, primo grande spazio di comunicazione fra i popoli, risorsa naturale primordiale ed attuale, ispiratore ed oggetto di poesia e di vita, di angosce e di tragedie, di gioia e di divertimento, di studio e di lavoro, rinnova ogni giorno il suo patto di amore con l’Isola d’Ischia. Il Museo del Mare ne è custode e testimone.

antoniolubrtano1941@gmail,com

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