Guardia medica turistica, il Cudas non ci sta: lunedì due sit in di protesta
Appuntamento alle 10.30 ad Ischia e Forio nelle zone dove tradizionalmente ha operato per anni il servizio sanitario destinato agli ospiti che sceglievano l’isola come meta per le vacanze

L’annuncio arriva chiaro e diretto e non ammette repliche. La nota diffusa ieri dal CUDAS (Comitato Unitario per il Diritto alla Salute) comincia in maniera perentoria: “Stamattina (ieri per chi legge, ndr) il Direttivo del Cudas Ischia, dopo aver discusso e approfondito i vari aspetti della mancata attivazione della Guardia Medica Turistica sul territorio isolano, presenti i rappresentanti di Federalberghi Ischia, ha deciso di organizzare per lunedì prossimo, 19 agosto, dei sit in a Ischia e a Forio, lì dove ha tradizionalmente operato il servizio sanitario per i turisti, rispondendo a esigenze che quest’anno non stanno trovando una risposta efficace e appropriata da parte dell’Asl Na2 Nord”.
Insomma si torna a manifestare per un servizio sanitario che possa essere degno di tal nome, come nel caso di specie, non soltanto per la comunità isolana ma anche per i tanti che scelgono Ischia per le propria vacanze nel periodo estivo. E nella nota a firma del presidente Gianna Napoleone si spiegano anche i motivi che hanno indotto a decidere per una nuova manifestazione di protesta: “La decisione dei momenti pubblici di protesta di lunedì è stata resa inevitabile dalla mancanza di risposte concrete da parte dell’Asl, rispetto alle problematiche evidenziate nelle note del Cudas della settimana scorsa. Tanto più alla luce del fallimento dell’ennesimo tentativo di attivare il sevizio solo con un medico per turno: ci risulta, infatti, che, dopo tutti gli altri colleghi, abbiano rifiutato di prestare la loro opera anche gli ultimi medici in lista. Anch’essi, come tutti i loro colleghi che già negli anni scorsi avevano lavorato per la Guardia Medica Turistica in turni da due, hanno ritenuto che la nuova proposta Asl di coprire i turni individualmente avrebbe messo seriamente a rischio la loro incolumità, oltre a non garantire prestazioni adeguate all’utenza. Il Cudas concorda con l’impossibilità di procedere con turni individuali, che sarebbero in netto contrasto con gli indirizzi nazionali emersi dopo i gravi episodi di violenza subiti da medici di guardia medica. Una situazione di rischio che nel caso ischitano sarebbe addirittura peggiorata dalla pretesa dell’Asl di utilizzare i medici, come avvenne lo scorso anno in modo del tutto inappropriato, anche come esattori e custodi delle somme pagate dagli utenti della Guardia Medica Turistica, che da quest’anno sono a carico non solo dei turisti extraregione, ma anche dei campani di altre Aziende Sanitarie Locali!”.
Nel passaggio successivo il Cudas Ischia “giudica inoltre assolutamente inadeguata e scollegata dalla realtà isolana la scadenza del 31 agosto stabilita originariamente per il servizio di Guardia Medica Turistica mai partito sul territorio isolano. Come ben sanno anche i vertici dell’Asl, la stagione turistica isolana non si limita al mese di agosto con qualche giorno di luglio ed è assurdo che negli ultimi anni l’Azienda di Frattamaggiore abbia progressivamente rivisto il periodo di durata del servizio – senza riuscire poi neppure a attivarlo in modo consono – che era sempre stato assicurato da giugno a settembre, coprendo efficacemente in passato la parte centrale della stagione di una località leader del turismo (compreso quello termale) campano quale è la nostra isola. Per tutti questi motivi, ci ritroveremo in piazza lunedì dalle 10.30 alle 12.30 a Ischia, davanti al presidio San Giovan Giuseppe in via Mirabella e in contemporanea a Forio in Piazza Matteotti. Siete tutti invitati a partecipare perché i servizi sanitari ai turisti sono parte fondamentale e integrante dell’offerta turistica su sui si fonda l’economia della nostra isola”.