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Guerra sulle strisce blu, a Lacco Ameno scatta la tregua

Torna il sereno, almeno per ora, tra i dipendenti del Rizzoli e l’amministrazione comunale: nella riunione di ieri mattina è stata elaborata una proposta in grado di mediare le rispettive esigenze

Un confronto schietto, senza riserve mentali, e un possibile accordo in grado di rendere più vicina una soluzione condivisa perle parti in causa e le rispettive esigenze. È questo in sintesi l’esito dell’incontro svoltosi ieri mattina tra i rappresentanti del personale dell’Ospedale Rizzoli e il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale. Il primo cittadino ha accolto la delegazione insieme ai consiglieri Ciro Calise, Carmela Monti e Giovanni De Siano, e l’incontro si è dipanato attraverso un continuo confronto diretto a mettere a fuoco le necessità e gli obiettivi che da una parte hanno indotto l’amministrazione comunale a istituire un certo numero di stalli per il parcheggio a pagamento nei pressi dell’ospedale, e che dall’altra ha provocato la protesta dei dipendenti del Rizzoli, convinti che questa misura sia penalizzante soprattutto per loro.

Il sindaco ha spiegato che indietro è impossibile tornare: le strisce blu non possono essere revocate, in quanto già adesso stanno dimostrando che chi davvero vuole parcheggiare nella immediata vicinanza dell’ospedale, ha infinitamente più possibilità di trovare oggi dei posti liberi, rispetto a quanto accadeva fino a qualche giorno fa. Le tariffe, ha ribadito il primo cittadino, sono davvero irrisorie in quanto un dipendente del nosocomio paga circa trenta centesimi per un’intera giornata. Dunque, pur non garantendo la completa certezza di un posto riservato, oggi l’area è molto più fruibile. D’altronde, a fronte delle 38 strisce blu, Pascale ha spiegato una volta di più che restano ben 100 posti gratuiti, a qualche metro di distanza. In ogni caso, è materialmente impossibile individuare e destinare 44 posti auto (cioè persino più di quelli su strisce blu) ai soli dipendenti dell’ospedale.

I rappresentanti dei sanitari dal canto loro hanno proposto di sospendere le strisce blu fino a settembre. È stato fatto presente che numerose persone stanno parcheggiando in maniera incivile negli spazi interni dell’ospedale, mettendo a rischio la sicurezza della viabilità nelle operazioni d’emergenza. Inoltre i dipendenti sono in pieno dialogo con l’Asl Napoli 2 Nord per cercare una soluzione “interna” che prescinda dalle decisioni che l’amministrazione comunale sta adottando sul territorio messo a sua disposizione dalla Città Metropolitana.

L’amministrazione potrebbe individuare un’area, a tariffa agevolata, e lasciarla alla disponibilità dell’Asl, che la destinerebbe alla sosta delle auto dei dipendenti, in attesa che anche la zona del “gazebo” sia resa disponibile

Proprio questo è stato uno dei punti focali del confronto svoltosi ieri mattina nell’ufficio del sindaco: i dipendenti hanno sostanzialmente convenuto che il vero obiettivo della protesta avrebbe dovuto essere l’Asl, e non l’amministrazione comunale, una considerazione che ha ricevuto il plauso del primo cittadino, il quale ha riconosciuto grande onestà intellettuale ai lavoratori del Rizzoli intervenuti nella riunione.

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Dunque, in attesa che l’Asl fornisca ai dipendenti la disponibilità del parcheggio dell’area dove sorge il cosiddetto gazebo eretto in periodo di massima emergenza-covid, il sindaco ha messo sul tavolo una proposta alternativa: ferme restando le strisce blu, l’amministrazione potrebbe individuare uno spazio da lasciare alla disponibilità esclusiva dei dipendenti dell’ospedale. Si tratterebbe di un’area, comunque a pagamento con le tariffe agevolate conosciute, che potrebbe ospitare all’incircauna decina di posti auto, le cui modalità di fruizione sarebbero lasciate alla discrezione dell’organizzazione interna.

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Su questa proposta, i rappresentanti del Rizzoli si sono detti molto disponibili a una fattiva apertura: tale spazio lascerebbe maggiore respiro alle esigenze dei dipendenti, in attesa di ottenere la disponibilità dell’area del “gazebo”.

La convergenza su questo accordo ha poi reso superfluo l’incontro con le sigle sindacali in programma oggi nel tardo pomeriggio, in quando la delegazione di ieri è stata ritenuta sufficientemente rappresentativa.

Del resto, come ha illustrato il sindaco ai presenti, tutta l’area della Fundera sta attraversando l’inizio di una fase di grande trasformazione. In autunno andrà a regime il cantiere di ampliamento dell’ospedale Rizzoli, opera che fra l’altro prevede altre aree di parcheggio interne, e contemporaneamente il Comune ha perfezionato l’acquisto del grande terreno di fronte al nosocomio, di quasi quattromila metri quadri, come abbiamo annunciato ieri su queste colonne. A ciò si aggiungano i lavori all’edificio scolastico della Fundera, e si avrà un quadro della notevole dimensione di impegnativi cambiamenti che la località in questione sta per affrontare. L’iniziativa di regolamentazione del parcheggio si inscrive dunque nella stessa necessità di dare molte più possibilità di trovare posti liberi in zona, pur con una tariffa molto bassa, per i cittadini ma ancor più per i dipendenti Asl.

Se la soluzione individuata ieri da dipendenti e amministrazione comunale troverà applicazione, a fine estate si valuteranno gli effetti e gli eventuali correttivi.Dunque, la situazione è in costante evoluzione.

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