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Lacco Ameno, il commissario prefettizio sbarca e si insedia

Simonetta Calcaterra è giunta ieri mattina nel municipio di Piazza Santa Restituta: per lei incontro con Giacomo Pascale, poi anche col responsabile della ricostruzione Carlo Schilardi

Un arrivo a sorpresa, ma non troppo. Nemmeno il tempo di ricevere l’investitura dal Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, che ieri mattina intorno alle 11 è sbarcata sull’isola e si è subito diretta presso il palazzo municipale di Lacco Ameno il neo commissario prefettizio del Comune del Fungo, Simonetta Calcaterra.

Una volta giunta negli uffici di Piazza Santa Restituta il primo contatto c’è stato con Giacomo Pascale, l’ormai ex sindaco, che aveva lasciato il tavolo tecnico sulla ricostruzione in programma presso il Parco Termale Castiglione proprio per quello che doveva rappresentare un passaggio di consegne più forzato che istituzionale, ma in ogni caso doveroso. Il “Barone” si è dapprima intrattenuto nei corridoi pronunciando con dipendenti e presenti una sorta di discorso di commiato – in attesa dei fuochi d’artificio che evidentemente sta preparando per il comizio in piazza che terrà domenica sera – e poi si è rinchiuso in quella che fino ad alcuni giorni fa era la sua stanza proprio con la commissaria chiamata a reggere le sorti del paese fino alle prossime elezioni amministrative.

In municipio, ovviamente, anche giornalisti e fotografi con la Calcaterra che per ovvi motivi ha declinato sia pure in maniera cortese le richieste di ottenere qualche dichiarazione e commento. Tutto sarebbe stato decisamente inopportuno, considerando che la stessa era sbarcata sull’isola da pochissimi minuti e nemmeno aveva avuto il tempo di prendere possesso degli uffici ma anche della situazione. Unico strappo alla regola, la foto con la rituale stretta di mano tra la commissaria e Giacomo Pascale: entrambi sorridenti, come da prassi, ma appare evidente come ognuno dei due avrebbe preferito rimanere dov’era ma le firme apposte dinanzi al notaio da un gruppo di consiglieri hanno creato una situazione diversa che in ogni caso il nostro giornale negli ultimi tempi aveva reiteratamente anticipato.

Ma è chiaro che il nodo spinoso con il quale la dott.ssa Simonetta Calcaterra (per lei un trascorso sull’isola anche quando resse le sorti del Comune di Casamicciola dopo la caduta da sindaco di Arnaldo Ferrandino) si troverà a fare i conti è sicuramente la ricostruzione post terremoto che ormai è entrata nel vivo ma che per ovvi motivi costringerà la professionista ad una vera e propria full immersion per recuperare il riassunto delle “puntate precedenti”. Non è un caso che il commissario prefettizio ha voluto incontrare – accompagnata dal comandante della polizia municipale Raffaele Monti, il suo omologo per la ricostruzione Carlo Schilardi. Una chiacchierata informale nella quale evidentemente la Calcaterra ha iniziato a farsi un’infarinatura su tutte le problematiche connesse ad un evento decisamente tragico come quello del terremoto del 21 agosto 2017, che in particolare nelle zone alte e periferiche del paese continua a mostrare tutte le sue ferite. L’insediamento, inutile negarselo, arriva in una fase decisamente particolare e delicata. E allora in bocca al lupo e buon lavoro al commissario prefettizio. Lacco Ameno, e non solo, ne ha davvero bisogno.

Nel frattempo, se per ovvi motivi la neo commissaria non ha potuto fare altro che scegliere la strada del silenzio, è stato Giacomo Pascale a illustrare le richieste formulate alla dott.ssa Calcaterra: “Mi sono permesso di chiederle un particolare impegno ed attenzione per i nostri terremotati ma anche di procedere senza indugi alla disamina delle pratiche di condono anche per gli immobili ‘sprovvisti’ di schede Aedes ma per i quali viene presentata perizia tecnica di parte dalla quale si evinca a chiare lettere lo stretto nesso di casualità col sisma. Ho chiesto inoltre di non rallentare il lavoro finalizzato almeno all’adozione del PUC (piano urbanistico comunale) poiché rischiamo di essere commissariati alla data del 31 dicembre come prescrive la Legge Regionale. Siamo già in regime di proroga che ottenemmo io e il sindaco di Casamicciola Terme dalla Regione grazie all’On. Fulvio Bonavitacola. Sarebbe una sciagura che qualcuno esterno alla comunità decidesse il nostro sviluppo futuro, sarebbe gravissimo danno per i terremotati in quanto lo strumento non può non partire dalla zona del fango per una ricostruzione omogenea”.

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Foto Franco Trani

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