Halloween, la risposta della Chiesa alla festa dei… diavoli
Di Isabella Puca
Ischia – Ha riscosso un notevole successo l’iniziativa organizzata per il pomeriggio del 31 ottobre da Don Cristian Solmonese nella Chiesa di San Leonardo Abate a Panza. Mentre alcuni bambini giravano in strada travestiti da scheletri, zombies e streghe a fare l’americano “dolcetto o scherzetto”, Don Crisitan ha pensato di festeggiare, invece, la luce e la santità, invitando i bambini della parrocchia a travestirsi da Santi. Alle 15:00 del pomeriggio di sabato, un centinaio di bambini sono stati accolti in Chiesa: c’era san Giovan Giuseppe, Santa Lucia, Santa Maria, San Giuseppe e tanti altri, ciascuno con la propria storia di santità da raccontare. Ad accoglierli Don Cristian e Giusy che hanno preparato per loro balli e animazioni, «ho raccontato loro la santità attraverso delle canzoni, – ci racconta Don Cristian – ho parlato della felicità dei santi, del motivo della loro felicità che risiede nel sentirsi amati da Gesù e seguirlo, e ancora ho raccontato della bellezza dei santi e della luce vera che nasce dall’essere figli di Dio. Tutto questo l’ho fatto ballando e cantando perché per me la musica è un grande veicolo di valori e di emozioni e la uso soprattutto per evangelizzare». Ciascun bambino ha poi sfilato e si è presentato raccontando qualcosa sulla vita del Santo che rappresentava e, dopo la benedizione del giovane Don Cristian, non poteva mancare una festa con tante cose buone da mangiare preparate dalle mamme. «Credo che il messaggio che abbiamo voluto dare sia stato molto chiaro – ci risponde Don Cristian – quella dei santi è una festa stupenda piena di gioia e felicità, è una festa ricca di luce. Oggi celebriamo la gioia, la bellezza della santità, la luce dell’agnello che risplende come il sole nella Gerusalemme celeste, celebriamo la trasparenza dei volti di coloro che sono beati e incarnano le beatitudini. Non siamo zucche bucate che emanano spettri di luce, né scheletri ambulanti che esorcizzano la paura della morte, non siamo luce fioca nascosta all’interno di una zucca, non siamo persone che corrono dietro a superstizione, non siamo giovani che si nascondono dietro le maschere, siamo santi in cammino verso la felicità piena. Ecco la festa che la Chiesa ci pone davanti alla nostra riflessione: questa festa è espressione di Chiesa ed è espressione di felicità». Quella di Don Cristian a Panza non è stata l’unica alternativa alla notte di Halloween che anche se si sta diffondendo sempre più in Italia, appartiene a una cultura completamente diversa dalla nostra. Durante la sera del 31, nella chiesetta di San Girolamo antistante la piazzetta di Ischia Porto, più di cinquanta giovani della pastorale giovanile si sono riuniti per pregare e per dare vita ad “Abbracci gratis” un evento che già lo scorso anno ebbe successo e che, quest’anno, è pronto a spostarsi anche nel comune di Forio. «La notte tra il trentuno e l’uno – ci racconta Don Gianfranco Del Neso – è stata una bellissima notte di evangelizzazione per le strade del corso di Ischia. Dalla chiesetta di San Girolamo e per tutto il corso più di 30 ragazzi si sono inoltrati per le strade ad abbracciare “gratis” i giovani all’entrata e all’uscita dai locali notturni, proponendo loro un “incontro speciale” con Gesù Eucaristia». Diverse le attività proposte ai giovani della pastorale come l’accoglienza, l’animazione, e l’essere “inviati all’annuncio”. Dopo un momento molto intenso di preghiera davanti a Gesù Eucaristia circa 30 ragazzi, uniti in coppie, hanno ricevuto il mandato e l’effusione dello Spirito attraverso l’imposizione delle mani da don Emanuel, don Marco e don Gianfranco e poi inviati in strada. «Sono stati tantissimi – conclude Don Gianfranco – i giovani contattati fuori dai locali notturni del corso e accompagnati nella preghiera fino alla visita a Gesù. Il nostro obbiettivo, non è quello di contrastare Halloween. Vogliamo partire dal nostro messaggio: “abbiamo incontrato la Gioia e vogliamo condividerla con te!!”. La notte del primo novembre prima di essere altro è la vigilia di Tutti Santi, ed è questo avvenimento importante che noi vogliamo mettere in evidenza. A noi non deve importare contrastare la cultura odierna ma proporre la Gioia. È la scoperta della Gioia che cambia la vita è non il dire è giusto o ingiusto, bello o non bello fare una cosa o non farla. È a partire dalla Luce che hai la possibilità di vedere e noi vogliamo dare ai giovani la Luce e non una proposta alternativa».