Hashish nel panettone a Procida, un anno di reclusione per i due napoletani
Erano stati tratti in arresto dai carabinieri della locale Stazione dopo un controllo effettuato poco dopo il loro sbarco: nel dolce natalizio avevano nascosto 90 grammi di stupefacente

Un esito processuale che appariva scontato sin dall’inizio, tanto era stata efficace e repentina l’azione condotta dai carabinieri della Stazione di Procida, e che ha trovato conferma anche nella celebrazione del processo per direttissima che è stato celebrato presso il Tribunale di Napoli a carico di due giovani napoletani (originari del quartiere Arenella) che erano stati tratti in arresto dai militari dell’Arma – guidati dal capitan Angelo Pio Mitrione e coordinati dal maresciallo capo Roberto Andalò – con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.
Il giudice ha convalidato l’arresto dei carabinieri e poi ha condannato entrambi gli imputati alla pena di un anno di reclusione, disponendo l’immediata remissione in libertà di entrambi anche perché incensurati. La vicenda accaduta sull’isola di Arturo aveva destato molta curiosità anche per le modalità che l’avevano caratterizzata, decisamente inusuali. Perché le forze dell’ordine hanno sorpreso un 34enne ed un 19ennem da poco sbarcati a Procida (erano saliti sull’ultimo traghetto partito da Pozzuoli) nel corso di un normale servizio di controllo del territorio.
I due sono stati dapprima identificato, poi però i militari si sono insospettiti ed hanno così deciso di operare una perquisizione che si è estesa però anche a un panettone natalizio. Il pacco è stato aperto ed all’interno del dolce sono state rinvenute della buste contenenti complessivamente circa 90 grammi di hashish e uno di marijuana, pronti evidentemente ad essere immessi sul mercato locale. Inevitabile il fermo dei due che venivano tradotti in caserma per gli accertamenti di rito: poi, dopo un consulto con il sostituto procuratore di turno, a loro carico sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima celebrato ieri mattina. E conclusosi, come detto, con la condanna. Insomma, per una volta il panettone ha avuto un sapore decisamente “amaro”.