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«Ho “un’amica” che mi accompagna: la mia sedia a rotelle»

Di Martina Amalfitano|

ISCHIA- I problemi che i disabili dell’isola si trovano a dover affrontare persistono: presenza di alberi sui marciapiedi, sampietrini, buche sull’asfalto, basolati, impediscono una vita normale per i diversamente abili. A raccontarci la sua esperienza  è una giovane ragazza ischitana di 18 anni che pur vivendo la sua situazione con semplicità e allegria riscontra disagi nel muoversi con la sedia a rotelle. “La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo”, disse Jim Morrison, e così che, allo stesso modo, Angela sembra affrontare la sua vita: sempre col sorriso nonostante la sua disabilità.Angela hadiciotto anni, frequenta il quinto anno dei servizicommerciali ramo presente nell’Istituto V. Telese d’Ischia ed è una ragazza semplice, solare ma anche  abbastanza testarda. « Ho “un’ amica”–è così che inizia il suo racconto – che mi accompagna fin da neonata: la mia sedia a rotelle, con cui ho imparato a convivere giorno per giorno con l’aiuto della mia famiglia. Vivo questa situazione sempre col sorriso sulle labbra».

Angela, riscontri difficoltà nel muoverti tra i borghi Ischitani?        

«Su questa domanda c’è così tanto da dire che non mi basterebbero tutte le pagine del giornale, quindi ve ne dico solo alcune. Le difficoltà incontrate da una ragazza nella mia situazione, passeggiando per i meravigliosi borghi ischitani, sono il problema delle strade piene di buche in cui la sedia a rotelle inciampa rischiando di farmi cadere di continuo, motivo per cui ogni volta che esco sono costretta adattraversare “ le montagne” per passeggiare un po’. Dovunque vada c’è la massima presenza di barriere architettoniche». 

Come si relaziona l’isola al tuo problema?

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«In alcuni luoghi ho dovuto sopportare la mancanza di pedane o ascensori che, per  legge, dovrebbero esserci in tutti i locali, in più, altre volte, mi sono anche dovuta sentir dire che ero pesante da alzare sulla rampa di scale. Oltre il danno anche la beffa! A volte vorrei solo che le persone che criticano, oppure fanno finta di aiutarti e poi non fanno nulla, almeno per un giorno, provassero a pensare con la mia sensibilità»

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Per quanto riguarda la vita scolastica, hai difficoltà a muoverti liberamente nel tuo istituto?

 «A scuola. a causa della mia situazione, non è tutto rose e fiori. Ma questo non a causa dei miei compagni o degli insegnanti, anzi loro sono sempre stati gentilissimi con me e mi hanno aiutata in tutti i modi. Invece ricordo che il Dirigente delle scuole Elementari di Forio non ebbe gli stessi modi cordiali. Volevo andare a scuola con la carrozzina elettronica ma lei non voleva che ci entrassi, diceva che non ero  in grado di guidarla»

Nell’istituto scolastico che frequenti, hai riscontrato dei problemi di barriere architettoniche?

«Si, la mia attuale scuola è su due piani e non ha l’ascensore. Alcune volte leggevo sul planning delle aule che la mia classe era stata messa in un aula al piano di sopra, non potendoci salire, molto dolcemente, tutta la classe mi diceva “non ti preoccupare Angy restiamo giù con te”»

Come si relazionano con la tua disabilità i tuoi compagni di classe?         

 «I miei compagni di classe non mi hanno fatta mai sentire “diversa da loro” sono speciali e li amo da morire».

Ci sono ambienti dove le persone ti fanno sentire “diversa”?

«Diciamo che a volte sono le persone che non mi conosco bene a farmi sentire diversa, forse perché non sanno chi sono veramente  e fin dove arriva la mia sensibilità.»

Ci sono dei luoghi dove le barriere architettoniche non ti permettono di entrare?«Penso che ovunque io sia stata abbia sempre trovato della barriere architettoniche grandi o piccole che siano, ma questo non mi ha  mai impedito di godermi ogni attimo passato con gli amici e la mia famiglia. Anche se mi fa imbestialire vedere che nel 2015 ci siano ancora posti del genere»

E a Forio, il tuo comune, ci sono barriere architettoniche?     

«Si nel mio comune c’è ne sono tante.  Ad esempio quando voglio andare al cinema devo sempre chiedere aiuto per scendere in sala proiezione poiché  c’e una scala enorme che me lo impedisce»

 

Angela ha voluto raccontarci di sé, dei suoi disagi che riscontra passeggiando per l’isola, mentre molti altri, nella sua stessa situazione, sono costretti a rimanere in casa senza nessuno che possa aiutarli a superare le tante barriere architettoniche. Sui social i cittadini si attivano sempre di più per segnalare tutte le barriere architettoniche presenti sull’isola, tra questi il gruppo “Passeggio Libero” dove, quasi ogni giorno, vengono segnalati diversi problemi. La speranza è che le amministrazioni facciano in fretta qualcosa, affinché tutti, disabili compresi, possano passeggiare in tranquillità.

 

 

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