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I bigliettai Caremar non ci stanno: non siamo nè sfaticati nè nababbi

ISCHIA – Una lettera che proprio non poteva passare inosservata, vista anche la durezza e la crudezza dei contenuti che erano riportati all’interno della stessa. La nota pubblicata dal quotidiano Il Golfo, nella versione cartacea ed on line, nei giorni scorsi, a firma di F.M., non poteva non suscitare una piccata e risentita replica dei quattordici dipendenti delle biglietterie Caremar che si ritrovano senza lavoro a partire dallo scorso 31 dicembre. L’attacco del nostro lettore, che spiegava di non sentirsi affatto dispiaciuto per i licenziamenti operati ma ripubblichiamo la lettera in altra parte della pagina per rinfrescare la memoria o permettere di leggerla a coloro che non l’avessero fatta.

Di seguito, intanto, ecco la replica firmata dai bigliettai Caremar: “Ringraziamo per la solidarietà espressa il presunto pendolare, che anonimamente e con così buon gusto e gentilezza ha commentato con ‘belle parole’ una situazione drammatica per 14 famiglie.
Noi ‘nababbi sfaticati’ saremmo felici se il gentile pendolare si arricchisse con noi a 1100 euro al mese, lavorando tutti i giorni, con turni massacranti che iniziano alle 02.00 del mattino e finiscono molto spesso alle 24.00 e comunque non prima delle 22.00, senza conoscere festività, Natale, Pasqua, Ferragosto e Capodanno. Saremmo felici se venisse a lavorare per 365 giorni l’anno con acqua, pioggia, sole e tempesta, senza avere la gioia e il piacere di una vacanza estiva insieme alle proprie famiglie. Vorremmo ricordargli che siamo stati sempre disponibili e cordiali, specialmente con i pendolari che da sempre consideriamo nostri amici e le migliaia di firme raccolte in questi giorni ne sono una valida testimonianza! Se si sono verificati disservizi sicuramente essi non sono stati determinati dalla nostra volontà ma dall’organizzazione del lavoro che non competeva a noi, semplici bigliettai. E Solo ora se ne ricorda? Perché non ha mai effettuato alcuna protesta presso la direzione Caremar? Ad ogni modo ci sorprende come questo nostro gentile ammiratore conosca perfettamente la durata dei nostri turni lavorativi. Non vorremmo, a tal fine, immaginare che sia una lettera pilotata per gettare fango sulla nostra trentennale attività. E non vorremmo pensare che il ‘gentile’ sig. F.M. abbia qualche particolare interesse sulla nostra ‘dipartita’ magari con qualche ‘pacco raccomandato’ da sistemare presso la biglietteria di Ischia o da conservare presso quella di Napoli… Si certo, pensare male è cosa cattiva, ma diceva un famoso politico: ci si ‘azzecca’ sempre! Se poi egli è in buona fede, saremo felici noi “peccatori sfaticati” di salutarlo nel girone degli “accidiosi” nel mondo che verrà”.

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