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I CAMBIAMENTI ESEMPLARI DELLA MODA ISCHITANA

Di Valentina Felici

Gli anni 50′, 60′, furono anni di grandi cambiamenti, di rinascita. Dopo l’austerità che caratterizzò gli anni della guerra e il periodo post bellico, le donne riscoprirono l’amore per gli abiti, non solo utili, ma belli. Giacche avvitate che disegnano le forme, scollature discrete, cappotti che avvolgono senza infagottare, l’uso abituale di accessori come guanti e cappelli che donano un tocco di garbata eleganza. Linee perfette fra l’altro per chi ha il classico vitino di vespa e un lato B un po’ pronunciato. Uno stile che negli anni non è mai tramontato e che oggi torna prepotentemente alla ribalta.

Ischia, affacciata sul mare, come una sirena, da tempo ammalia e incanta tutti. Forse a volte è difficile comprenderla, ma nessuno è immune al fascino di questa isola, con la sua storia, il folklore, l’arte, la musica, la buona cucina, e non da ultima la sua tradizione modaiola. Ischia e’ stata ed è tuttora, il luogo di nascita e formazione dei più importanti movimenti della moda.La moda napoletana l’ha influenzata completamente.  Non è una sorpresa, quindi, che perfino il New York Times, nel 2014, e il Financial Times, nel 2015, si siano interessati alla sartoria e alla sua antica tradizione. Ischia è l’isola dalle mille sfaccettature. Stile, creatività ed eleganza si incontrano nei suoi vicoli, e si scontrano con una realtà a volte problematica.

La tradizione sartoriale può essere una scappatoia, un punto di svolta per tutti coloro che vogliono dar vita ad opere d’arte. Perché gli abiti sartoriali sono opere d’arte che racchiudono in sé la storia stessa della realtà partenopea. Già nel 1930 si avvertiva l’influenza del glamour campano, punto di riferimento della moda e del costume, al pari di Londra e Parigi. Ma, a differenza dello stile pomposo francese o di quello rigoroso britannico, l’abito sartoriale partenopeo è sì elegante, ma mai troppo ingessato. La giacca si riconosce per la manica più corta, che lascia intravedere il polsino della camicia, oltre che per le spalle leggere prive di imbottitura e la schiena sfoderata, che permettono all’uomo di muoversi e soprattutto di poter gesticolare con disinvoltura. Questi piccoli dettagli conquistarono poi nobili e sovrani, personaggi dello spettacolo e uomini d’affari, e ancora oggi sono segni riconoscibili di una tradizione intramontabile.

L’isola punto vacanziero di numerosi personaggi importanti, da attrici hollywoodiane a principesse ambite, ha dato vita ad una conoscenza e apertura verso questo orizzonte sartoriale. La storia della moda isolana, dunque, è davvero lunga e ricca di grandi nomi. Quelle che in passato erano solo piccole botteghe di artigiani ora sono industrie internazionali che vendono marchi famosi a scopo di business redditizio. Ischia è sempre Ischia: celebre in tutto il mondo, l’isola affascina vip e attrae turisti, ammaliati dalle storiche piazzette e dall’irresistibile bellezza dei panorami a strapiombo nel mare blu, senza dimenticare le prelibatezze della cucina campana.

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Impossibile elencare tutti quelli che sono passati per il gioiello del Golfo di Napoli, dando vita a un particolare tipo di eleganza. Ed è Ischia la scenografia naturale che fa da sfondo alla sfida tra i principi dell’abbigliamento alla ricerca di spazi per aprire le loro boutique. Col tempo si è trasformata. L’artigianato lascia il campo alle grandi strategie pubblicitarie concepite e realizzate con cura dai maghi della comunicazione e del marketing. “Strategica Ischia”, speriamo diventi come Capri un epicentro della moda che rientri nella storia classica del glamour.

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