CRONACA

I carabinieri cingono d’assedio la banca, ma non è una rapina

Singolare episodio accaduto ieri mattina a Forio: una donna ha dato in escandescenze all’interno della Popolare di Ancona, per calmarla sul posto sono giunti anche i sanitari del 118

Inutile girarci intorno, in molti hanno temuto il peggio. E d’altro canto era un cattivo pensiero assolutamente inevitabile. Provate a immaginare la scena: in piena mattinata sul corso principale di Forio arrivano due auto dei carabinieri che irrompono nella zona a traffico limitato e giungono fino all’esterno della filiale della Banca Popolare di Ancona con tanto di lampeggianti.

I militari dell’Arma escono dalle vetture e si dispongono quasi come se dovessero effettuare un blitz all’interno dei locali dell’istituto di credito. Il pensiero è inevitabile e corre subito a una possibile rapina in banca: un grave episodio di cronaca che la nostra isola negli ultimi lustri ha vissuto con una certa frequenza. Con altri due indizi: sempre d’estate, molto spesso proprio all’ombra del Torrione.

Ma invece non sta succedendo nulla di tanto grave. La presenza delle forze dell’ordine era stata richiesta dal personale della banca preoccupato dal fatto che una donna stesse dando pericolosamente in escandescenze. Il motivo dell’ira funesta della cliente della Popolare di Ancona – secondo quanto si è appreso – era oggettivamente surreale, quasi da non crederci. Pare infatti che la signora volesse prelevare una somma superiore alla disponibilità del proprio conto corrente o quantomeno a quello che gli era consentito quotidianamente con la tessera bancomat. Ha perso completamente la testa, qualcuno ha temuto il peggio e così è scattata la telefonata al 112.

Quando gli uomini guidati dal cap. Angelo Pio Mitrione hanno compreso che bisognava riportare alla calma un soggetto, hanno chiesto anche l’intervento dei sanitari del 118. L’ambulanza è giunta sul posto e i carabinieri hanno convinto la donna ad uscire dalla banca prima di essere accompagnata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per essere sottoposta alle cure del caso. Secondo quanto si apprende non si è proceduto nei suoi confronti, almeno nella giornata di ieri.

Foto Franco Trani

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