I conti che non tornano in nome della Santa
Nuova querelle tra comitati e associazioni che ruotano attorno all’organizzazione dei festeggiamenti in onore della Santa Patrona. Stavolta a Lacco Ameno il pomo della discordia arriva per una serie di preventivi che non sarebbero stati ritenuti congrui e che avrebbe innescato “alta tensione” e più di qualche perplessità…

DI BRIGIDA SEVERINO
Torna “Santa Restituta “e tornano prepotenti le querelle legate alla contesta tra i vari comitati ed associazioni che ruotano intono alla organizzazione dei festeggiamenti in suo onore. Almeno questo dovrebbe essere il senso: festeggiamenti in onore della Santa e non del proprio ego, per non dir altro. Fatto sta che si sono registrate tensioni e polemiche giovedì nel corso di una riunione organizzativa presso la Basilica di Santa Restituta tra il Comitato organizzatore ed i vertici de Le Ripe. Della serie i conti che non tornano in nome della Santa. Infatti, come ci è dato apprendere nel corso del summit pseudo religioso c’è stato un aspro dibattito dove non sono mancati epiteti ed offese nell’ambito delle richieste di contributo avanzate per l’organizzazione della rappresentazione dello sbarco in quel della baia di San Montano. Lo scontro più acerbo, senza esclusione di colpi, pare si sia registrato da Pietrone Monti e Cristina Calise. Ognuno per quanto di competenza. Sembrerebbe che Le Ripe abbiano avanzato una proposta di contributo non ritenuta congrua e questo avrebbe fatto andare su tutte le furie i conduttori della storica associazione che si occupa dell’evento lacchese legato alla Santa.
Il Comune di Lacco Ameno, alle prese con una importante crisi di liquidità non starebbe, infatti, contribuendo alla festa in maniera cospicua e tale da potersi concedere sfarzi e sperperi.Le Ripe avrebbe chiesto un contributo di 7.800 euro per l’evento rappresentativo che tradizionalmente si tiene ala Baia di San Montano. Il Comitato religioso per l’evento avrebbe accordato al contributo previa presentazione della nota spese. Ebbene alla presentazione della suddetta nota spesa in elenco ci sarebbero stati tra gli altri ,a margine di un promemoria sul dafarsi, somme tipo il service per euro 3800 circa, 2500 euro per il montaggio palco e sedie, più spese varie e la SIAE per 500€. Alla verifica delle spese da parte del Comitato sono state sollevate alcune eccezioni a Le Ripe. Sembrerebbe, infatt,i che il service caricato per 3800 euro in realtà sarebbe offerto dal Duca Fulceri camerino con il suo Negombo e le società collegate, questo come sempre fa ogni anno. Polemiche anche sul montaggio e smontaggio scenografie prima offerto a prezzi solo di costi legati agli operai, da una società di fiducia della parrocchia. Insomma, una serie di perplessità sulla nota spese presentate in nome della Santa che hanno fatto emergere più che di una perplessità. Giovedì sera, nel corso della riunione in parrocchia, qualcuno, il Monti fa notare le su menzionate contraddizioni. Quindi voleva spiegazione Pietro Monti! Monti ha chiesto conto della nota spese. Da qui Le Ripe è insorto contro Pietro e il parrocco Don Pasquale, di rimando ci è finito di mezzo. “Allucchi e strilli”tra le parti con Pietrone a contendere la nota spese ed il povero Don Pasquale costretto a subire gli improperi. Alla fine, il conto e la nota spese è scesa a 4000 mila euro senza poter sapere che fine faranno queste somme in quella che ormai per tutti sembra essersi ridotta ad una vendemmia, dove ognuno vuol raccogliere di più. Intelligenti pauca! La riunione si è tenuta intorno alle 20,30 proprio a Santa Restituta e ad un certo punto il parroco stesso esausto e stremato dalla diatriba ha dovuto dire basta ed allontanare tutti dal sacro luogo. Non sono mancati gli sfoghi social e i messaggi di solidarietà al Parroco. « Caro don pasquale il gruppo giovani della comunità è con te andiamo avanti»- scrive tutto minuscolo Nunzio di Leva.
«Grande rispetto per Don Pasquale, abbiamo un sacerdote di grande valore, non viene apprezzato. Ti riconosciamo da trent’anni, hai visto crescere mia figlia. Sappiamo benissimo che persona sei. Vai avanti, ti vogliamo bene»-scrive Maria Grazia a commento del posto di Nunzio. Ed ancora «Non meritate un sacerdote di così grande spessore» specifica Luca Patalano. E anche Rosa Di Maio scrive: «Don Pasquale ti vogliamo bene!». Nulla di nuovo sul sagrato di Lacco Ameno dove da qualche tempo a questa parte le celebrazioni e la contesa tra le diverse anime (fazioni) cretesi sotto il manto di Restituta più che testimoni di fede, appaiono testimoni di un cattivo esempio ben lungi dalla religione e dalla fede cristiana.
Don Pasquale faccia piazza pulita di questi che si credono I padroni di Santa Restituta, ormai sono come una setta secondo me ci vuole una gran pulita tra comitati e ripe….
Don Pasquale, la conosco da quando ero bambina e le voglio un bene dell’anima! Lei un vero uomo di Dio❤️