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I lavori alla ex pretura nel “mirino” degli avvocati

ISCHIA. L’Assoforense isolana ha inaugurato la stagione primaverile con l’assemblea di categoria, tenutasi ieri mattina presso la sezione distaccata del tribunale di via Michele Mazzella. L’astensione dalle attività forensi, annunciata sin dal 26 febbraio, era diretta a favorire la massima partecipazione dei professionisti vista l’importanza dei temi da trattare. Partecipazione che invero non è stata da record: tuttavia alcune decine di avvocati hanno comunque assistito alla riunione, moderata dal presidente dell’Assoforense, avv. Francesco Cellammare, e che ha visto la partecipazione dell’avv. Armando Rossi, Presidente dell’Ordine partenopeo di categoria, eletto da poco più di un mese e subentrato alla guida dell’organismo forense dopo l’improvvisa scomparsa di Flavio Zanchini, deceduto lo scorso 28 gennaio.  Presenti anche il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, il vicesindaco di Ischia Enzo Ferrandino con il dirigente dell’UTC Silvano Arcamone, e l’assessore e consigliere di Casamicciola, avv. Nunzia Piro. Essenzialmente due i punti dell’ordine del giorno in discussione: il Decreto Legge “Milleproroghe”, che ha stabilito l’ulteriore proroga del mantenimento della sezione distaccata del tribunale di Ischia fino al 31 dicembre 2018, e l’ “edilizia giudiziaria”, in pratica il resoconto sugli ultimi sviluppi della procedura riattivata per la prosecuzione dei lavori di ristrutturazione della sede storica del palazzo di giustizia, quella che comunemente viene indicata come “ex pretura”. Dopo l’apertura dell’assemblea, verso le ore 11, Cellammare ha ringraziato il presidente Rossi, che ha preso la parola cogliendo l’occasione per ricordare la polemica dei mesi scorsi che investì la Corte d’Appello napoletana, accusata di aver permesso varie irregolarità durante la sessione di esami scritti svoltisi come tradizione a dicembre nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta. Certa stampa aveva infatti riportato alcuni dati che sembravano indicare un’altissima percentuale di elaborati annullati perché sarebbero risultati “copiati” da fonti esterne. Rossi ha smentito con dovizia di dati i presunti brogli, rivendicando la qualità dell’avvocatura napoletana, per poi passare a ricordare le vicende della sezione distaccata ischitana del tribunale, che tra il 2010 e il 2011 venne temporaneamente trasferita nell’edificio del liceo classico, dov’è ora, mentre furono stanziati i fondi per i lavori di sistemazione e adeguamento del plesso dell’ex pretura. Come ricordato durante l’assemblea, i lavori in questione iniziarono alcuni anni fa, dopo la  sottoscrizione di un protocollo tra il Comune di Ischia e la Provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana. L’accordo prevedeva l’elargizione di un finanziamento di 600mila euro.

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