DI SANDRA MALATESTA
Oltre agli ischitani doc intorno alla metà degli anni sessanta arrivarono anche commercianti napoletani alcuni dei quali ho già descritto come gli Scaglione, i Lambitelli, i Pipolo, Umberto della pizzeria a Piazza Croce. Cosi anche la famiglia Sgambati arrivò nel 1968 a Ischia con Ciro che in un primo momento voleva avviare un negozio di calzature che si trovava di fronte al cinema Lucia, e si trattenne a Ischia fino a che però quel negozio fu acquistato dall’attuale proprietario. Quando stava pensando di tornare a Napoli, Ciro con l’aiuto dell’amico Gianni Lambitelli, riuscì a prendere in affitto il negozio a Via Roma di fronte al tabaccaio di proprietà della famiglia Giusto e ad aprire il primo Judith, che ebbe subito grande successo con clientela ottima che acquistava calzature di lusso. Il lavoro aumentava tra negozio, sfilate in alberghi e partecipazioni a fiere per i nuovi acquisti. Cosi arrivò anche il fratello Tommaso. Furono anni incredibili per Ischia e per loro che continuavano a puntare sulla calzatura di lusso.Tutto questo durò fino agli anni ottanta quando, per vari motivi, i fratelli si separarono e Tommaso rimase nel negozio di Corso Vittoria Colonna Judith Maior e Ciro ne apri uno sempre a Via Vittoria Colonna di fronte al negozio di Giulio Lauro con il quale divenne tanto amico. Queste famiglie hanno fatto parte dei miei e dei nostri giorni e i loro figli si sono inseriti bene e sono praticamente cresciuti qui e alcuni anche sposati qui.Tommaso sposato con Antonietta ha avuto quattro figli lino, Ciro, Giuditta e Monica. Ciro il primo Sgambati venuto a Ischia, e morto anni fa, sposò Antonietta Fusco ed ebbero tre figli Bruno, Filippo e Rosario.Molti dei ragazzi Sgambati sono stati miei alunni a cominciare da Giuditta a Ciro fino a Bruno, Filippo e Rosario. Alunni educati e molto riservati un poco più vivace Ciro con quel bel viso da bambolotto che mi piaceva tanto e che ho presente sempre con un sorriso incredibile.
Giuditta con i suoi ricci biondi a incorniciare un viso bello e dolce e i tre figli di Ciro così tranquilli così educati e sempre pronti a imparare ed aiutare gli amici in difficoltà, ho frequentato e conosciuto meno Monica ma posso affermare che anche lei è come tutti gli Sagambati. Lino Sgambati possiamo dire che si sente ischitano per quanto è stato inserito con tutti i ragazzi ischitani della generazione delle mie sorelle. Un altro Sgambati è rimasto nel settore delle calzature ed è sposato con una delle gemelle Buonocore anche loro facenti parte di famiglia inserita nel settore dei calzaturificio.Ho scritto per voi perché il nostro corso negli anni settanta diventò più bello grazie anche ai vostri negozi e anche perché siete stati parte di noi e dei veri amiconi..e la spiaggia di San Pietro vi ha accolti come ha fatto con tutti noi.
