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«I suoi servizi giornalistici sono spot elettorali»: così si scredita Gennaro Savio

Mancano ancora circa tre mesi al voto ma a Ischia da quando il PCIM-L ha annunciato la candidatura alla carica di sindaco di Gennaro Savio, anche se si conosce ancora poco degli altri schieramenti in campo, la campagna elettorale sembra essere entrata già nel vivo. Sarà che preoccupa l’enorme mole di lavoro che con i suoi servizi giornalistici porta avanti da decenni contro le problematiche sociali che affliggono il nostro comune a causa del malgoverno che ha caratterizzato le compagini di centro, centrodestra e centrosinistra succedutesi al potere, sarà che da tempo è diventato un sicuro punto di riferimento dei lavoratori e dei cittadini stanchi di assistere alla morte sociale del paese, fatto sta che la candidatura di Savio sembra preoccupare non poco chi rincorre il potere e così si cerca di screditarne il lavoro giornalistico. Infatti da più parti, essendo candidato a sindaco, si cerca di far passare l’idea che i servizi giornalistici che in questi giorni ha realizzato su alcune problematiche sociali  del Comune di Ischia, siano degli spot elettorali. Una diceria, quella relativa alla strumentalizzazione di problemi sociali in chiave elettorale, che proprio Gennaro si è sentito rivolgere più volte da un esponente di spicco della maggioranza guidata dal sindaco uscente Giosi Ferrandino e che ora sembra abbiano fatto propria alcuni seguaci e galoppini degli amministratori ischitani e non solo. Il tentativo, da qui alle elezioni, è quello di cercare di far censurare dagli organi di informazione i servizi giornalistici di PCIML-TV e di tacciarli in giro come  propaganda elettorale. E la risposta da parte di Gennaro Savio anche ad alcune provocazioni che circolano sul web, non si è fatta attendere e in collegamento telefonico ci ha dichiarato. “Da quando è stata annunciata la mia candidatura a sindaco – ci ha dichiarato Gennaro Savio -, al palazzo di via Iasolino qualcuno sembra aver scoperto all’improvviso che Savio realizza servizi giornalistici di denuncia sulle problematiche che attanagliano Ischia e gli ischitani tacciando i miei video addirittura come spot elettorali, quando invece svolgo attività giornalistica di denuncia da quando ero ragazzino, soprattutto nel comune di Ischia e in quello di Forio. Inoltre devo prendere atto che sembrano siano iniziate le prove tecniche per mettere in moto contro di me una sorta di macchina del “fango” con cui da un lato si spera di farmi censurare dagli organi di informazione e dall’altro lato si cerca di sminuire il mio lavoro politico e giornalistico dicendo frasi del tipo: “Ah Gennaro Savio ha fatto il servizio sulla mancanza di luce al Cimitero? Ma figuratevi, quello lo fa solo per prendere i voti perché è candidato!”. Questo – ha continuato Gennaro – lo trovo a dir poco assurdo e chi eventualmente lo pensa o lo dice se ne dovrebbe solo vergognare perché, ripeto, è da quando ero ragazzino che svolgo attività giornalistica politica e di denuncia. E pensare che il tutto è cominciato dopo che ho osato denunciare, su richiesta di alcuni cittadini ischitani, proprio la mancanza di luce, da tre anni a questa parte, presso il Cimitero di Ischia. Si tratta di una situazione assurda ed intollerabile per la quale chi disamministra il paese ne porta tutta la responsabilità politica e amministrativa e per la quale continueremo a mantenere alta l’attenzione fino a quando i lumini dei nostri cari non saranno riaccesi. Naturalmente il nervosismo che ha generato in qualcuno la notizia della mia candidatura a sindaco dimostra che c’è chi teme fortemente la mia presenza in campagna elettorale. Anche perché i signorotti della politica locale di centro, centrodestra e centrosinistra dalla cultura politica antidemocratica e antipopolare che negli anni hanno pensato a tutto tranne che a difendere gli interessi della collettività, sanno bene che se gli elettori questa volta esprimeranno un voto di opinione e quindi libero da condizionamenti vari, per me dovrebbe essere un plebiscito in quanto nessuno, e dico nessuno, dei candidati a sindaco potrà vantare il mio assiduo e coraggioso impegno politico che negli ultimi decenni ho portato avanti con passione e sacrificio a difesa degli interessi del nostro paese e degli ischitani. E sono fiducioso sul fatto che finalmente gli ischitani vorranno votare per il cambiamento. Per avere a loro disposizione un amministrazione popolare e un sindaco del popolo che faccia del coinvolgimento della gente il proprio modo operandi e che metta al primo punto dell’agenda politica il soddisfacimento degli interessi collettivi. E mentre se per qualche politicante di mestiere non essere eletto costituirebbe un dramma esistenziale in quanto a certi personaggi tolta la poltrona del potere non resterebbe più nulla e verrebbero risucchiati nell’anonimato sociale da cui provengono, per me non cambierà nulla se non dovessi essere eletto sindaco o consigliere comunale  e, così come fatto sino ad oggi, continuerò a battagliare perché per noi comunisti la politica rappresenta una missione sociale da mettere completamente a disposizione dei più deboli. In questo caso se non dovessi essere eletto, non sarei io ad essere rammaricato, ma dovrebbero esserlo gli ischitani in quanto avrebbero mandato alle ortiche la possibilità di avere un rappresentante del popolo in seno al civico consesso”.

Ufficio stampa PCIM-L

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