I tradizionali “Pacia Paci” gialli a intreccio e la loro benedizione: l’isola vive la Domenica delle palme tra fede e speranza
I fedeli di Porto d’Ischia ancora ricordano quando la mattina della Domenica delle palme aveva luogo la suggestiva cerimonia dell’’offerta del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una bella e molto significativa cerimonia portata avanti dal parroco della Chiesa Reale di Portosalvo Don Luigi De Donato
La Chiesa di Ischia e non solo apre le sue porte ai riti della Settimana santa a cominciare da oggi Domenica delle Palme con la benedizione dei ramoscelli di olivo, quale solenne inizio del sacro percorso delle varie funzioni religiose fino a domenica prossima giorno della Santa Pasqua. Con lo spirito del Vangelo i parroci della Diocesi isolana benediranno le palme innalzate dai fedeli al cielo in segno di giubilo per la festa di pace che si vive. Infatti l’ evangelista Giovanni così ha riportato: Dal Vangelo secondo Giovanni (12,12-16). “In quel tempo.
La grande folla che era venuta per la festa, udito che il Signore Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo Re viene, seduto sopra un puledro d’asina». I suoi discepoli al momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte”. La primaverile tradizione delle palme gialle che ci introduce nel clima festoso della Santa Pasqua e dei giorni della settimana santa che la precedono, si è cominciata a sentire già dal govedi scorso nel mezzo della settimana quando sono comparsi i primi “pacia paci” , ossia le palme gialle che cahanno avverto che ersvsmo prossimi alla Domenica delle Palme, cioè oggi. E’ stata una sensazione bella che ha avutoin anticipo il sapore della festa profumata della Pasqua e prima di essa la i segni significativi Settimana Santa.
A dare vita al primo impatto, dopo un anno di attesa, con i primi “paciapaci” gialli e verdognoli nell’improvvisato mercatino delle palme, sono gli appassionati, esperti e volenterosi giovani intrecciatori della contrada di San Ciro,dell’angolo di Via Alfredo De Luca, di Via De Rivaz e del Borgo di Celsa ad Ischia e della Marina a Casamicciola. Costoro, già tre gioni prima occupano gli angoli delle strade del Centro di Porto d’Ischia, Ischia Ponte, il lungomare di Casamicciola angolo Pio Monte della Misericordia, Piazza Santa Restituta a Lacco Ameno, al centro di Forio e di Panza nei pressi della chiesa di San Leonardo con i propri cesti e bacinelle ricolmi di pacciapaci gialli confezionati ad arte con le proprie mani. Così, incomincia la prima vendita dei paciapaci e l’ avvio del primo segnale di una Pasqua di gioia e di festa ed anche di invasione turistica di questo nuovo anno in corso 2023. Oggi Domenica delle Palme, è un giorno fausto e di gioia per la Chiesa cristiano-cattolica di Ischia e del mondo, perché si celebrerà, l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme in sella ad un asino e seguito da una folla plaudente che sventola alte foglie di palma in segno di giubilo.
Nelle chiese di tutta l’isola, i sacerdoti parroci delle parrocchie trasmetteranno il messaggio di Papa Francesco Vicario di Cristo in terra. Il Vescovo di Ischia Mons. Gennaro Pascarella Il quale si farà interprete della volontà del Santo Padre scendendo idealmente tra la gente, come del resto farà il Papa stesso sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano, per la benedizione delle palme che rimarranno nelle case dei fedeli, quale simbolo della pace universale. Sarà come a Gerusalemme, nello spirito e nella giustezza delle azioni, volte a glorificare il messaggio divino ed a ritrovare la pecorella smarrita di biblica memoria. Il Vescovo tra la gente, è la bella dimostrazione che Mons. Pascarella ha dato di sè lo scors anno nell’ attesa domenica delle Palme, in Cattedrale e sul piazzale aragonese, allorquando impartì la sua benedizione insieme a Don Carlo ai tanti ramoscelli di ulivo e “Paciapaci” (antica e tradizionale versione dialettale ischitana del Pace-Pace a intreccio), che furono innalzati da bambini ed adulti, madri e figlioletti, padri e nonni, con la devozione e l’entusiasmo di chi sapeva di partecipare ad una festa della propria chiesa a cui con fede gioiosa, si sentiva e si sente legato per la vita.
Quest’anno toccherà a Don Gaetano Pugliese reggente della parrocchia dell’Assunta a Ischia Ponte. I fedeli di Porto d’Ischia ancora ricordano quando la mattina della Domenica delle palme aveva luogo la suggestiva cerimonia dell’’offerta del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una bella e molto significativa cerimonia portata avanti dal parroco della Chiesa Reale di Portosalvo Don Luigi De Donato. La tradizione della benedizione delle Palme sul Porto d’Ischia fu inaugurata dal vescovo Mons. Antonio Cece in quella lontana domenica delle palme del 1960, allorquando, parroco della Reale Chiesa di Portosalvo, era appena da un anno, il compianto Don Pasquale D’Abundo che succedeva all’amato Don Franceschino Albano. Successivamente, negli anni in cui sono stati Vescovi a Ischia, l’hanno continuata i successori Vescovi Dino Tomassini, Diego Parodi, Antonio Pagano e da ultimo, Mons. Filippo Strofaldi. Il successore vescovo Mons, Pietro Lagnese interruppe la tradizione preferendo benedire le palmne ad Ischia Ponte sul piazza oer a ragonese davantgi al castellp e nella chiesa madre la Cattedrale
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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