CULTURA & SOCIETA'

IFF, Silvia D’Amico: «Che bello il cinema che riparte, dal vivo emozioni diverse»

L’attrice ha presentato “Il Regno” con il regista Francesco Fanuele e lo sceneggiatore Stefano Di Santi. Al Festival anche ”Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi. Ieri serata finale con Marco D’Amore e la premiazione delle opere vincitrici

Il fiume Po, con le sue atmosfere vagamente oniriche, e una Roma medioevale, in larga parte inedita: le location continuano ad essere protagoniste dell’Ischia Film Festival, il primo grande evento cinematografico internazionale post-Covid, che ha presentato in anteprima – a un pubblico di cento persone, debitamente distanziate – gli applauditissimi film “Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi (presenti il regista e l’attore Alessandro Roia) e “Il Regno” di Francesco Fanuele (presenti il regista, l’attrice Silvia D’Amico e lo sceneggiatore Stefano Di Santi).

Alessandro Roia

“Il mio personaggio, Orlando, è un bambinone che, nel periodo post-terremoto, non accetta di crescere e rimanda le decisioni. – racconta Alessandro Roia – Come riparte il cinema dopo la pandemia? Lentamente. Io dovrò terminare le riprese di una serie di Ivan Cotroneo e rischedulare tutti gli altri progetti, sperando che chi mi aveva contattato mi aspetti. Ma non sappiamo cosa accadrà”.

“Il Po è davvero tra i protagonisti del film – annota il regista di “Si muore solo da vivi”, Alberto Rizzi – come del resto è centrale nella vita di chi vive in quelle terre, così fortemente condizionate dallo scorrere del fiume. Il titolo? E’ un invito a mettersi in gioco: la frase era scritta su un muro, durante un sopralluogo ce ne siamo accorti e abbiamo pensato fosse il destino a suggerirla”.

Il regista Alberto Rizzi con Alessandro Roia

La bellissima Silvia D’Amico ha posato a lungo per i fotografi, prima di raccontare la sua Ofelia, protagonista del film “Il Regno”, con uno straordinario Stefano Fresi: “Se mi piacerebbe tornare indietro nel tempo come accade in un certo senso a lei? Certo, del resto io sono un po’ anacronistica: ho un rapporto pessimo con la tecnologia, per esempio. L’Ischia Film Festival ha avuto il merito di rompere il ghiaccio dopo il periodo del Covid, tornare ad avere un rapporto col pubblico è fondamentale”.

Silvia D’Amico con il regista e lo sceneggiatore

“L’idea del film – ha spiegato il regista Francesco Fanuele – è nata al Centro Sperimentale di Cinematografia scovando notizie sui giornali: a me colpì quella di un uomo che voleva creare uno Stato indipendente in un casale vicino Roma. Da lì, un corto con Stefano Fresi: ci è sembrato naturale fare anche un film. Le location? Non è stato facile trovare una Roma medioevale: gli anni del fascismo hanno coperto tutto. Il prossimo lavoro? Un film moderno, ambientato in un mondo parallelo. Ma non posso svelare di più”.

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Gran finale ieri serao con l’attore e regista Marco D’Amore, che introdurrà il film “L’immortale” (spettacolo gratuito previa prenotazione sul portale www.ischiafilmfestivalonlineit). Poco prima, la premiazione delle opere vincitrici del concorso cinematografico, scelte dalla giuria tra 55 pellicole giunte da 31 Paesi differenti e disponibili, nel corso della settimana, sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it.

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