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Sotto Tiro – Ischia e l’uscita dal coma

Ischia è in coma farmacologico. L’isola sopravvive per il paesaggio e una frenetica attività di 400/500 persone che la mattina si svegliano e tirano la carretta per tutti gli altri producendo quella massa di iniziative che poi portano al lavoro di dipendenti che a loro volta in piccola percentuale si danno da fare per non far morire il paziente. Fuori di metafora il sistema Ischia non regge più per assicurare il benessere a tutti i 60 mila abitanti che affollano l’isola, questo è il punto.

Le sacche di vera povertà stanno veramente aumentando in maniera esponenziale e inimmaginabile fino a qualche tempo fa. E una buona percentuale di ischitani sopravvive alla men peggio. C’è un mio amico, Pasquale Saurino, ottimo commercialista, che su FB ogni tanto ci ricorda quello che non c’era ad Ischia dieci anni fa e quello che Giosi Ferrandino, aiutato dai suoi collaboratori, ha realizzato. Pasquale fa il tifo per Enzo Ferrandino e lo sponsorizza in modo plateale. Voglio accennare a Pasquale quali sono le cose che lui,amministratore di complessi alberghieri in Italia e Spagna, potrebbe suggerire ad Enzo e che non costano neanche una lira alle amministrazioni comunali.

Primo. L’applicazione del codice della strada e la conseguente regolamentazione del traffico. Sabato scorso, peraltro giornata stupenda, nel tratto di strada che va da Portosalvo a piazza degli Eroi,ci voleva la maschera antigas. Secondo. L’organizzazione della macchina comunale. Nessuno risponde al telefono e gli uffici sono sempre più lontani dai cittadini. Terzo. Più rispetto per i cittadini partendo dall’accesso ai dati per la trasparenza amministrativa. Il bunker Comune e gli uffici sono aperti solo per i conniventi dell’amministrazione. Quarto. Il disastro delle strade, delle pinete e dei beni immobiliari del comune. Non esiste un piano organico dell’uso dell’immenso patrimonio comunale che potrebbe, con misure organiche, portare nelle casse dell’Ente risorse da usare per una vivibilità che negli ultimi dieci anni lascia il paese in pieno marasma. Solo regali ad amici per avere in cambio voti.

Vorrei anche che Pasquale riflettesse sul reale stato di Ischia nel 2007 e nel 2017. Perchè non suggerisce al suo amico Enzo di organizzare un convegno nel quale far emergere la vera verità? Noi potremmo anche convincerci che dieci anni non sono passati invano.

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