Il 10 febbraio stop alla deroga per gli spostamenti da e per le isole minori

A pochi giorni dalla scadenza anche da Procida si chiede alla politica di assumere a posizioni a sostegno delle minoranze e a supporto di una coerenza amministrativa

Tra pochi giorni l’ordinanza emessa dal Ministro della Salute Speranza, su proposta del Ministero dei trasporti, che dispone: “Per i soli motivi di salute e di studio l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori con green pass base e non rafforzato fino al 10 febbraio” sarà superata e molti cittadini chiedono alle forze politiche, locali, ma non solo, di compiere i passi necessari ma, soprattutto, prendere provvedimenti definitivi e razionali.

Da questo punto di vista registriamo la lettera che abbiamo ricevuto da alcuni concittadini nella quale si legge: “Buonasera, scrivo in rappresentanza di alcuni isolani procidani che hanno scelto di esercitare legittimamente il diritto all’autodeterminazione e che in seguito alle gravissime disposizioni indicate nel DL 30 dicembre 2021, n. 229, con decorrenza 10 gennaio 2022 e relativa deroga al 10 febbraio 2022 per “studio e salute”, disposta con Ordinanza del Ministro della Salute in data 9 gennaio 2022, vedono lesi diritti individuali fondamentali e inviolabili, nello specifico: il diritto alla pari dignità sociale e all’eguaglianza, tutelato dall’art. 3 Costituzione; il diritto alla salute, tutelato dall’art. 32 Costituzione, il diritto allo studio (gli studenti universitari non possono viaggiare neanche in seguito alla deroga del 10/02), tutelato dall’art. 34 Costituzione, il diritto alla continuità territoriale, art.16 della Costituzione.

Il nostro primo cittadino, quale garante del patto democratico sancito, cristallizzato e protetto dal nostro ordine costituzionale, e quindi quale rappresentante imparziale di tutti i cittadini, è stato prontamente informato del discutibile provvedimento, ma oltre a fornire pareri personali sulla non condivisione di determinate scelte e di avere le mani legate da un punto di vista normativo, non è riuscito a fare altro. Siamo consapevoli dell’impossibilità, da parte dell’amministrazione comunale, di modificare le normative, ma confidavamo nell’assunzione, concreta e determinata, di una posizione politica a sostegno delle minoranze e a supporto di una coerenza amministrativa, al fine di non sconfessare la politica di inclusione paventata, soprattutto negli ultimi anni dai nostri politici isolani, inoltre sottolineiamo, che, paradossalmente, l’isola di Procida è Capitale della Cultura 2022, il cui slogan è: “La cultura non isola”, ma in questo caso l’isola ISOLA e dove vi è discriminazione non si può parlare di CULTURA!”

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