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Il 2015 “controvento”

Di Mauro Iovino

 

L’anno che oggi si concluderà è iniziato con i problemi alle navi incagliate nel porto di Ischia e sull’arenile di Casamicciola e si conclude con la burrascosa vicenda dei bigliettai che hanno servito e lavorato per la compagnia Caremar e che sono stati messi alla porta dal nuovo amministratore delegato, con tanto di polizia al seguito. Un chiaro esempio per i fautori delle privatizzazioni nei servizi pubblici. Bene ha fatto il consigliere regionale Borrelli che ha subito posto sul tavolo la necessità di rivedere la convenzione della Regione con la compagnia. Convenzione che consente alla società Snav-Rifim di portarsi a casa ogni anno ben 9 milioni di euro, ovvero 14 miliardi delle vecchie lire! Come già scritto domenica scorsa fonti vicine al management della “nuova” Caremar hanno asserito che in mancanza di tale finanziamento ci sarebbe una vera e propria privatizzazione con aumenti di biglietti e di corse che si farebbero solo negli orari che convengono al privato e solo quando i traghetti sarebbero pieni. Mentre aspettiamo l’intervento del nostro autorevole presidente della giunta Regionale, De Luca, lo invitiamo a prendere seriamente in considerazione la proposta lanciata da Francesco Borrelli ed eventualmente di eliminare del tutto il finanziamento a fronte della costituzione di una nuova società marittima regionale unitamente ai sindaci delle isole del Golfo di Napoli. Allora si che ne vedremmo delle belle….

L’anno che è passato è stato caratterizzato in gran parte dalle due inchieste della Procura che hanno fatto “rumore”: quella della Cpl Concordia, con gli arresti eccellenti dei vertici della cooperativa emiliana e del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, e poi quella baranese con l’arresto del Tenente Antonio Stanziola. Due inchieste che abbiamo minuziosamente seguito senza additare colpevoli e innocenti prima che lo decidessero i magistrati. Noi abbiamo tirato fuori e reso pubblico tutto ciò che era meritevole di essere portato a conoscenza dell’opinione pubblica, senza censura alcuna. Una cosa è certa: nell’inchiesta sulla Cpl la figura di Giosi Ferrandino, e quella dell’isola d’Ischia, sono state sputtanate oltremodo perché ad essere coinvolta era una cooperativa emiliana che aveva comprato un migliaio di bottiglie di vino dall’azienda di Massimo D’Alema. Un cocktail micidiale da un punto di vista mediatico che ha messo nel “tritacarne” Giosi Ferrandino e l’isola d’Ischia. Come abbiamo più volte scritto, attendiamo l’esito giudiziario della vicenda per registrare le responsabilità penali o meno dei protagonisti.

Il 2015 ha purtroppo registrato un numero elevato di suicidi: Gennaro Palamaro, Mario Mosca, Giovanni  Climaco e Angelo Mennella. Ogni suicidio, ogni singolo episodio fa storia a se ma un dato è certo: sulla nostra isola il settore della ‘salute mentale’ è stato bistrattato e abbandonato dallo Stato e i risultati, anche per le nostre strade, si vedono.

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Mentre registriamo la presenza di tanti malati di mente le cronache ci offrono un altro spaccato della società isolana: tanti drogati e spacciatori di sostanze stupefacenti, arrestati da carabinieri e polizia. Mentre negli altri anni si registravano arresti anche per esigue quantità di hashish o marijuana – di quelle al limite di legge – così non è stato nell’anno trascorso dove ogni arresto è stato suffragato da consistenti presenze di droga, anche cocaina ed ecstasy. Vizi e bisogni propri della società consumistica che non possono essere giustificati!

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Ricordi funesti sono poi quelli legati alla tragica scomparsa di Marianna Di Meglio e Adriana Serpico, due giovanissime figlie di quest’isola che hanno trovato la morte sulla strada.

Ma il vivo ricordo è anche quello legato alla scomparsa (per il momento ancora inspiegabile) di Maria Diotallevi e della dolcissima Chiara Iorio. Con il nostro giornale, nell’adempimento del proprio dovere di cronaca abbiamo anche tentato di manifestare la nostra vicinanza a tutte le famiglie che hanno subito la perdita dei propri cari, la nostra speranza è di essere riusciti a manifestare ciò.

L’auspicio che nell’anno nuovo si riesca a trovare una soluzione anche per il Regno di Nettuno, ormai abbandonato a se stesso ed inutile se esistente solo sulla carta. Meglio ridurne i confini e concentrarsi su una delimitazione maggiormente limitata, seriamente protetta da predoni e nemici del mare!

Infine, nel 2015 si è visto un timido tentativo di attenuare o eliminare il low cost che ha distrutto l’economia isolana portando si persone a Ischia ma solo una moltitudine di turisti che hanno ucciso il terziario perché turismo “povero”. Ora, dai Di Meglio la svolta (storica) dello slogan: “il prezzo non è tutto” … e detto da loro non è cosa da poco!

Sarebbe forse il caso che i quadri dirigenti del settore facessero una capatina a Sorrento per vedere come si fa turismo e come non si sputtana il proprio territorio deprezzandolo con camere vendute a 20 o addirittura a 16 euro al giorno!

Sarebbe anche il caso che dopo anni di lassismo, chi di dovere facesse dei seri controlli per verificare se il numero di stelle di ogni albergo corrisponda effettivamente alla categoria di cui si beneficia, un po’ di serietà e precisione della pubblica amministrazione nel settore prìncipe della nostra economia non sarebbe male, anzi atteso da almeno vent’anni!

* * *

Il pensiero conclusivo di questo 2015 non può che andare a tutta la nostra redazione, a Marco Gaudini, Isabella Puca, Gaetano Ferrandino, Gianluca Castagna, Francesco Ferrandino, Sara Mattera, Guglielmo Taliercio, grazie al quale, ogni giorno, con notevoli sacrifici riusciamo a produrre un giornale al passo con i tempi. Fare un quotidiano di qualità su un’isola come la nostra non è semplice: si inizia a lavorare al mattino e si conclude dopo la mezzanotte. Ogni pagina è sudata e lavorata e se in tutto questo ci capita di commettere qualche errore abbiate la bontà di comprendere che l’errore è dietro l’angolo, soprattutto quando per impaginare una pagina bisogna lavorare con mille variabili e mille altre cose da sviluppare. Fare un giornale locale come Il Golfo è molto ma molto più complicato che fare giornali regionali che, seppur composti da più pagine, hanno bacini di utenza molto più grandi della nostra isola che, tante volte, non offre notizie di qualità da sviluppare e portare all’attenzione del lettore, nostro unico e supremo giudice!

Un sentito grazie anche a tutti i nostri collaboratori Giovan Giuseppe Mazzella (Mizar), Franco Borgogna, Antonio e Michele Lubrano, Vincenzo Acunto, Pasquale Baldino, Graziano Petrucci, Malinda Sassu che con il loro impegno e la loro professionalità apportano quel pizzico di “sale” in più che rende maggiormente interessante, qualificato, intrigante ed avvincente il nostro Quotidiano.

Dulcis in fundo un sentito ringraziamento ai nostri diretti editori: Ambrogio e Ottorino Mattera e Danilo Iervolino, grazie al quale è garantito il nostro lavoro e soprattutto la nostra LIBERTA’ di azione e movimento. A loro il riconoscimento di non aver mai limitato, bloccato o indirizzato la nostra penna, lasciando che l’inchiostro scivolasse sempre nel solco e nel binario della Giustizia e Verità!

Un grazie anche a voi lettori che ci seguite giorno per giorno e grazie al quale siamo e resteremo sempre il primo quotidiano venduto nelle isole di Ischia e Procida.

Auguri di un Sereno e Felice Anno Nuovo a tutti!

mauroilgolfo@gmail.com

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