CRONACA

Il bilancio del Mezzatorre al tempo del Covid

La stagione turistica per la famiglia Sciò è durata solo due mesi con 20 camere aperte. Nonostante ciò il managing director Michele Sambaldi si dice soddisfatto: «È andata bene»

«Se guardiamo la stagione appena conclusa dal punto di vista di come sarebbe potuta andare in condizioni normali, certamente non è andata bene. A noi, invece, ci piace sottolineare il fatto che, limitatamente al periodo di apertura e all’inventario camere che abbiamo messo a disposizione, la stagione è andata bene. Siamo davvero contenti».

A fare l’analisi della stagione e a vedere il bicchiere ‘mezzo pieno’ è Michele Sambaldi, Managing Director Pellicano Hotels e membro CdA del gruppo che sull’isola di Ischia gestisce l’hotel Mezzatorre. La stagione della struttura gestita dalla famiglia Sciò, così come per tutte le strutture turistiche, è stata decisamente particolare. Inizialmente è stata procrastinata l’apertura prevista per il 16 aprile al 20 maggio, poi la sofferta decisione di non riaprire per il 2020. A giugno, poi, il retrofront con l’annuncio di riapertura per il 29 luglio. E così l’hotel ha si è preparato ad ospitare in 20 delle sue 52 camere gli ospiti. Il tutto dettato dall’applicazione di un rigoroso protocollo di sicurezza, che va ben oltre quanto richiesto a livello internazionale che non ha penalizzato la magia tipica della struttura. Il menù ha rispettato le tradizioni ischitane, attraverso la valorizzazione dei prodotti locali e il sostegno continuo ai produttori e agli agricoltori dell’isola. Gli ospiti hanno potuto inoltre prendere parte a una serie di attività culinarie ischitane selezionate e respirare così l’essenza dell’isola. Gli eleganti lettini a strisce a bordo piscina sono stati opportunamente distanziati e gli ospiti si sono lasciati andare al relax terapeutico delle famose sorgenti termali naturali dell’isola, che sgorgano direttamente nelle piscine curative del Mezzatorre. «La stagione è stata positiva sia come numeri sia come risposte da parte della clientela. E non solo: abbiamo toccato con mano le nostre capacità e propensione di saper lavorare con dei protocolli più restrettivi. Siamo davvero soddisfatti anche se rammaricati. Avremmo voluto continuare ed andare oltre la data di chiusura fine settembre. Ciò che sta succedendo intorno a noi ci impone uno stop ed una fase di attesa che è davvero doverosa», così ancora Sambaldi commenta la stagione che è appena terminata.

La grande novità di quest’anno al Mezzatorre è stata la grande presenza di ospiti italiani. «Un terzo della clientela della Pellicano – ci conferma Sambaldi – quest’anno è stata italiana. E questo è stato davvero nuovo per noi. Inizialmente, infatti, siamo chiesti come avremmo potuto fare per rimpiazzare la clientela americana che solitamente incide circa il 40% e devo dire che la clientela italiana ha risposto positivamente. Questo non è solo un segnale positivo solo per noi, ma è un segnale positivo anche per una certa fascia alta del mercato di Ischia». Insomma un seme da coltivare per il prossimo biennio che sarà ancora complicato per il settore turistico. Fare previsioni, al tempo di Covid, sulla prossima stagione è impossibile. In casa Mezzatorre non manca però l’entusiasmo. «Abbiamo dato il via alle nostre valutazioni ed analisi della stagione che si è appena conclusa», incalza Sambaldi. Per il prossimo anno c’è l’idea di aprire a metà aprile per sei mesi, fino a metà ottobre. «La nostra volontà per il prossimo anno – spiega – è di ripartire da quanto di buono è stato fatto. Basti pensare che per alcuni periodi ci sono state anche delle waiting list. E da qui proviamo a programmare la stagione 2021, tenendo conto, ovviamente, del periodo storico che stiamo vivendo e della pandemia che ha invaso il mondo». Sono state 69 le persone che hanno lavorato nella, seppur breve, stagione al Mezzatorre. «Ed il 90% sono ischitani», conferma Sambaldi che sottolinea «Anche questo è un modo per far capire quanto siamo legati all’isola. Continuiamo a guardare avanti nella convinzione di voler investire sul prodotto e soprattutto sulla destinazione Ischia». Infondo Sambaldi l’ha detto un anno fa quando ha messo piede per la prima volta sull’isolaverde. «Abbiamo dato vita ad una storia d’amore. E non c’è nulla, nemmeno il Coronavirus, che possa scalfire la magia che si è creata tra il gruppo Pellicano e l’isola di Ischia».

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