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Il bilancio della Fortini: «La Dad? Non è tutto da buttare»

Panoramica sulle difficoltà che sta attraversando il mondo scolastico con l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Lucia Fortini: che però non boccia del tutto (anzi) l’insegnamento a distanza

Saremo in zona rossa ancora per un po’. Gli alunni, soprattutto i più piccoli, soffrono il non poter frequentare in presenza.

DAD

«Sicuramente in passato abbiamo fatto scelte dure . Ritengo tuttavia che in questo momento la Regione Campania si possa allineare alle scelte del Governo. Il ministro Bianchi, persona che conosco bene, col quale ho collaborato quando era assessore dell’Emilia-Romagna, credo che abbia la giusta sensibilità per mediare tra diritto all’istruzione e diritto alla salute. Quindi ritengo che la regione Campania possa seguire le indicazioni nazionali: oggi siamo in zona rossa perché da tre settimane le scuole chiedono la sospensione delle attività didattiche in presenza, ma tramite Dpcm. Ritengo che, se la situazione dovesse migliorare, sicuramente dovremmo dare priorità alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado, perché sono gli studenti che più degli altri soffrono per la didattica a distanza».

La didattica a distanza è un’esperienza di cui, almeno parzialmente, si può far tesoro in prospettiva futura? Intendo anche dalla sua prospettiva personale: c’è qualcosa da salvare di questa Dad?

«Io credo che la Dad abbia dimostrato che la tecnologia può comunque abbattere le distanze, e credo che questa sia una cosa straordinaria. Stamattina abbiamo fatto un incontro per il “Dantedì” con una serie di persone che non si trovavano fisicamente in Campania: il fatto di poter completamente annullare le distanze sia senza dubbio positivo, oltre al fatto che nonostante la Dad alcuni ragazzi si sentano “in classe”, dovendo ad esempio alzare la mano per andare in bagno, significa che essa è riuscita malgrado tutto a creare la dimensione dell’ “aula”, e questo è un risultato che va sicuramente salvato. Poi è ovvio che ci siano una serie di cose che a distanza non si riescono a fare. In ogni caso dire che “la scuola è stata chiusa” è uno schiaffo a tutto il lavoro che è stato fatto dal personale scolastico, a tutti i sacrifici e le difficoltà che i nostri ragazzi hanno affrontato e che sono riusciti a superare. Inoltre credo che tale modalità abbia innanzitutto dato a tutti gli studenti una serie di conoscenze e di strumenti che essi prima non maneggiavano. In più, la modalità a distanza potrà essere utilizzata ad esempio anche per convegni con duemila ragazzi».

«Abbiamo già vaccinato 150mila persone nell’ambito del personale scolastico, e sull’isola siamo stati rapidissimi. Un risultato straordinario che evidenzia l’efficienza del sistema sanitario e la coscienza civica del personale, che ha superato anche le incertezze del “caso Astrazeneca”

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In questi mesi Lei avrà interagito con tantissimi bambini e ragazzi. Posso chiederle se c’è stata qualche particolare testimonianza, qualche messaggio, un qualcosa che le è rimasto più impresso?

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«Sicuramente il disagio sopportato da tanti ragazzi mi ha colpita come un pugno nello stomaco: quando devi decidere se sospendere o no l’attività didattica in presenza, e lo fai perché pensi che ciò possa costare vite umane non è una scelta semplice. Mi ha colpito molto anche il fatto che tanti ragazzi siano comunque riusciti a superare tante situazioni critiche e disagi, nonostante tutto. Ecco, la resilienza è la cosa che mi ha più colpito nei nostri studenti».

Guardando Sky tg24, si è appreso che in molti paesi della Lombardia le vaccinazioni per il personale scolastico sono appena iniziate. In Campania invece vanno a gonfie vele. Vorrei chiedere all’ “ischitana” Lucia Fortini un commento sul fatto che sull’isola le vaccinazioni del personale scolastico siano terminate da varie settimane e completate in quarantotto ore, quindi un titolo di merito.

«Noi abbiamo vaccinato già 150mila persone nell’ambito scolastico e credo sia un risultato straordinario. In pratica, mentre noi le completiamo, altre regioni stanno iniziando le vaccinazioni. In tutta la Campania i cittadini vaccinati sono oltre 650mila. Risultati che indicano due cose: che il nostro sistema sanitario sta diventando realmente efficiente, ma anche che evidenziano la grande coscienza civica del personale scolastico. Non era scontato, visto che il “caso” Astrazeneca ha messo a dura prova l’equilibrio di ciascuno, visto che certe informazioni avevano spaventato molte persone, ma lo spirito critico e la coscienza civica hanno fatto in modo che le vaccinazioni potessero riprendere. Due risultati da evidenziare».

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