CRONACA

Il bluff del Superbonus per gli albergatori. I sindaci: «il Governo si ravveda subito»

A parlare il presidente nazionale e regionale dell’Associazione nazionale Comuni d’Italia

Nel Dl Recovery, approvato dal Consiglio dei Ministri, salta l’impegno preso con Anci per gli incentivi del superbonus 110 ad alberghi e strutture ricettive.  «Contrariamente all’ultima bozza discussa in cabina di regia, solo qualche ora prima del Consiglio dei Ministri, il governo ha stralciato gli incentivi del superbonus 110 per la riqualificazione degli alberghi e delle strutture ricettive». È quanto affermano in una dichiarazione congiunta il presidente Anci Antonio Decaro e il sindaco di Rimini e delegato Anci al Turismo Andrea Gnassi.  «Non solo – spiegano Decaro e Gnassi – è venuto meno l’impegno preso con Anci ma, per quanto ci riguarda, viene meno un impegno della politica e una misura necessaria per un settore, quello turistico, drammaticamente messo in ginocchio dal Covid e che ora ha bisogno di ripartire»

«Il settore dell’ospitalità – aggiunge il presidente di Anci Campania, Carlo Marino – è il primo che ha sofferto e l’ultimo che ripartirà. Stime in nostro possesso dicono che ai livelli del 2019 si arriverà solo nel 2025, e più passano i mesi e più la data di ripresa si allontana. Tutte le istituzioni devono ascoltare la richiesta di aiuto, con detassazioni e ristori mirati. Invece proprio su elemento importante come gli incentivi del superbonus 110 agli alberghi, il governo si rimangia la parola data sia ad Anci sia agli stessi albergatori, dando un altro colpo alla filiera turistico-ricettiva che sta riprendendo tra mille difficoltà. Mi auguro solo che in Parlamento, in sede di conversione del Dl Recovery, ci sia una resipiscenza e un ravvedimento stavolta davvero operoso per evitare ancora colpi a un’industria strategia soprattutto per il Mezzogiorno e la Campania per fatturato e occupazione». Nei giorni scorsi c’è stata la netta presa di posizione di Federalberghi. «Le indiscrezioni relative alla possibilità che il superbonus venisse esteso anche agli hotel avevano creato un’aspettativa che rimane disattesa. La delusione c’è. Confidiamo che durante l’iter del decreto semplificazioni si rimetta mano all’esclusione della misura chiesta per il nostro comparto che, in condizioni ottimali, produce il 13% del PIL nazionale». Così Federalberghi a commento della decisione espressa in Consiglio dei ministri di escludere gli hotel dall’utilizzo della misura del superbonus, quella cioè che finanzia la riqualificazione ambientale e antisismica degli edifici. «Confidiamo – prosegue la nota – che il provvedimento possa essere integrato dal Parlamento in chiave estensiva per gli attuali e vigenti crediti di imposta del nostro settore». Dura anche la posizione di Federalberghi Ischia che, attraverso le parole del presidente Luca D’Ambra ha parlato di «delusione». «Il Superbonus avrebbe rappresentato una buona occasione per tutti gli albergatori per poter ristrutturare le proprie strutture». «Speriamo – conclude D’Ambra – che il parlamento venga in soccorso degli albergatori e possa introdurre questa misura».

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