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Il caro-taxi resta una piaga per la nostra isola

di Sara Mattera

ISCHIA – Con l’arrivo della stagione turistica, si sa, i taxi finiscono spesso e volentieri al centro della cronaca locale. Tra licenze revocate, liti dai toni accesi per accaparrarsi i clienti e truffe perpetrate ai danni degli stessi, sulle colonne di questo giornale abbiamo più volte narrato di vicende in cui i protagonisti sono stati proprio i tassisti isolani. Ed è dell’ennesimo tentativo di truffa, quello di cui è stata protagonista una coppia di turisti giunta in vacanza a Ischia, che vi parliamo oggi. Nella giornata di mercoledì, infatti, la coppia in questione doveva recarsi a Sant’Angelo, meta che aveva deciso di raggiungere  con l’autobus.  Peccato però che, a causa delle carenze dell’Eavbus (di cui ormai tutti siamo a conoscenza), l’autobus della linea CD che doveva prendere la coppia ha saltato la propria corsa e i due turisti hanno atteso per più di un’ora sulla fermata. Stanchi della lunga attesa, i due hanno quindi cominciato a valutare l’idea di prendere un taxi per arrivare a destinazione. Il tassista, però, ha chiesto loro una cifra decisamente spropositata.

«Abbiamo atteso l’autobus per più di un’ora – ci raccontano i due turisti – e alla fine abbiamo deciso che forse era il caso di prendere il taxi. Il tassista, però, ci ha chiesto cento euro, tariffa nella quale era compresa sia l’andata che il ritorno per Ischia- Sant’Angelo. Visto che ci sembrava un prezzo un tantino alto, il tassista ci ha detto che ci avrebbe fatto pagare solo novanta euro, dal momento che già in mattinata ci aveva condotti dal porto di Ischia al nostro albergo. Data la situazione, però, alla fine abbiamo deciso di continuare ad attendere l’autobus». Ed, in effetti, nella cifra richiesta ai due turisti qualcosa decisamente non quadra, soprattutto se si compara il prezzo  loro richiesto con quanto è stabilito nel tariffario  predeterminato. Stando infatti al tariffario pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Ischia, una corsa in taxi per andare da Ischia Porto a Sant’Angelo dovrebbe costare quaranta euro.

Nella suddetta tariffa, inoltre, dovrebbe essere già comprensivo il supplemento festivo, i bagagli, eventuali animali e il ritorno. Dunque, i due turisti avrebbero dovute pagare una cifra molto inferiore rispetto a quanto è stato loro richiesto, soprattutto perché non si trattava né di un giorno festivo né di una corsa notturna, il cui supplemento dovrebbe, comunque, essere di soli tre euro. «Quando abbiamo chiamato il taxi – ci dice la coppia di turisti – erano le sei e mezza. Ci siamo informati e la corsa notturna comincia alle 22.00 e termina alle 7.00 del mattino». Insomma, molto probabilmente i  due turisti hanno avuto la sfortuna di beccare il solito furbetto di turno. Fortunatamente hanno però intuito che la truffa era dietro l’angolo e hanno preferito attendere l’autobus piuttosto che spendere cento euro di taxi. «In ogni caso – hanno proseguito – aldilà del tentativo di truffa, le tariffe per i taxi ci sembrano alquanto esagerate. Con soli quaranta euro andata e ritorno, infatti, abbiamo prenotato un giro turistico con l’aliscafo da Ischia per Positano e Amalfi».

E in effetti le osservazioni fatte dai turisti non sono poi tanto infondate, soprattutto se si tiene conto che costa meno arrivare sulla terraferma piuttosto che muoversi di comune in comune in taxi sull’isola. Insomma, una storia vecchia questa del tariffario taxi e dei tentativi di truffa da parte dei tassisti, che pur di racimolare qualche soldo in più tentano talvolta di imbrogliare sui reali prezzi delle corse. Un problema che, immancabilmente, si ripresenta ogni anno sul territorio isolano.

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Ancora una volta, quindi, ribadiamo che sarebbe il caso che anche Ischia cominciasse a valutare l’idea di mettere in atto il progetto – di cui abbiamo già parlato qualche mese fa attraverso le pagine del nostro giornale – realizzato da una società napoletana che ha previsto l’esposizione, nell’area taxi vicina all’aeroporto di Capodichino, del tariffario predeterminato, in modo tale da permettere ai turisti di poter sapere quanto costa una corsa in taxi ancor prima di salire a bordo ed evitare così eventuali raggiri. Sulla nostra isola, però, siamo ancora lontani dal prendere in considerazione siffatte iniziative e le truffe sono quindi sempre dietro l’angolo.

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