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IL CASO A Forio il parcheggio selvaggio ostruisce le strade

Che sia ormai ufficialmente arrivata l’estate lo si capisce anche da fattori che non hanno a che vedere dalla stringente cappa di calore che avvolge l’isola così come tutta Italia o dalle spiagge popolate da bagnanti. Lo si percepisce anche dal modo, quanto mai bizzarro, con cui gli automobilisti parcheggiano le proprie autovetture, senza troppo pensare ai danni che possono provocare alle altre persone che si immettono nelle strade. A Forio ad esempio, in via Giovanni Mazzella, il parcheggio selvaggio è ormai divenuto routine. Nonostante siano presenti a poca distanza due grandi aree di sosta, quella della spiaggia di Cava dell’isola e di Citara, le automobili continuano a essere parcheggiate in prossimità di cancelli che portano alle abitazioni private o anche nelle aree dedicate alla sosta dei mezzi a due ruote. In tal modo, capita non di rado di ostruire la visuale di chi si imbocca in strada dalle vie secondarie con il rischio, di provocare incidenti.

Troppa la fatica di raggiungere i parcheggi di Forio, troppa forse anche l’esasperazione che coglie chi guida e che non trovando posto da nessuna parte lascia la propria autovettura dove capita, anche a discapito degli altri automobilisti. Sta di fatto che il problema ci ricorda quanto sia impellente trovare una soluzione per ridurre l’uso delle autovetture su un’isola che sembra sempre di più una succursale di una metropoli piuttosto che un fazzoletto di terra incastonato nel mare del Mediterraneo. Ma le alternative, inutile negarlo, scarseggiano. Gli altalenanti mezzi pubblici, solitamente pieni di passeggeri all’inverosimile, sempre che i mezzi di turno non subiscano una delle periodiche avarie, non sono di certo invitanti per chi ha fretta di muoversi e raggiungere la propria meta, che sia lavorativa o di svago, nel più breve tempo possibile. Intanto, quindi, c’è poco da fare. Le auto continuano a essere parcheggiate dove meglio capita, e l’estate appena iniziata si prospetta nuovamente sotto assedio del caos.

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Servizio taxi privato collettivo, con permesso trimestrale per disoccupati automuniti, a tariffa calmierata pari al ticket bus, che possa risultare competitivo alla tariffa di parcheggio o all’eventuale multa per divieto di sosta!
Considerando però la guerra è l’ostruzionismo dei conducenti di taxi in questi giorni, per la famigerata tariffa dei 10 euro, la vedo come una remotissima possibilità…
Ischia purtroppo è l’isola delle occasioni mancate!

Wir ein Ehepaar, 67, aus Berlino, Germany, kommen jedes Jahr für mehrere Wochen nach Ischia. Bald werden wir das, wie viele anderen Touristen, nicht mehr tun, da die wunderschöne Insel immer mehr im stinkenden Autoverkehr versinkt. In Panza auf der Piazza, in Forio auf der Piazza G. Matteotti sitzt man zwischen wild parkenden Autos,, als Fußgänger auf der Straße zu laufen ist lebensgefährlich! Die Linienbusse sind in einem desaströsen Zustand, für ältere Menschen gesundheitsgefährdend. Abet, die hsuptsächlich älteren Touristen kommen doch zur Erholung her. Die wenigen Fußwege werden zugeparkt, so muss man auf den Straßen laufen, die oft im schlechten Zustand sind. Wenn die Senioren nicht mehr auf die Insel kommen gehen auf Ischis die Lichter aus und die Bevölkerung muss wieder Ackerbau und Fischzucht betreiben. Für junge Leute ist die Insel nicht attraktiv genug. Ich habe schon im Juni 2019 an die Bürgermeister von Neapel und Forio geschrieben, an den EU-Beauftragten Ferrandino, an das Busunternehmen EVA. Antworten habe ich keine bekommen. Mein Mann und ich lieben die Insel, wollten sogar für immer zu euvh ziehen. Das ist nicht möglich, auch da Mieten verlangt werden für möblierte Wohnungen, die einfach unverschämt sind! Ebendo wundern wir uns, dass es sich die Leute auf Ischia leisten können, fast ein halbes Jahr die Hotels zu schließen. Wir waren erst im November/Dezember im Sorisso-Hotel. Das Wetter war schön, im Hotel hat es uns gefallen. Vor allem hatten die Angestellten Arbeit und mussten nicht zum Amt. Warum nicht neue Wege beschreiten? Im Wintet slles schließen und in der Saison horrende Preise für teilweise marode Hotels und Ferienwohnungen verlangen, oft mehr wie auf Capri! Die Infrastruktur muss erneuert werden, Investitionen in die Zukunft sind dringend notwendig, ansonsten sehen wir schwarz für Ischia. Ciao e Saluti

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