ARCHIVIO 5PRIMO PIANO

Asilo conteso alla Sentinella, arriva l’ora della verità

CASAMICCIOLA TERME. E’l’ennesima puntata di una telenovela simpaticamente ribattezzata come il braccio di ferro tra Don Camillo e Peppone. Il primo simbolicamente rappresentato dal vescovo d’Ischia mons. Pietro Lagnese (e in subordine gerarchico dal sacerdote don Gino Ballirano) ed il secondo dal sindaco di Casamicciola Terme, Giovan Battista Castagna. La vicenda è quella ormai arcinota dell’asilo conteso alla Sentinella: una storia che a un certo punto pareva ingarbugliata, poi che sembrava aver preso una piega precisa in favore della Chiesa. Prima però che la magistratura rimescolasse le carte rimettendo praticamente tutto (e tutti) in gioco. Ma adesso, nell’ambito del diritto di usufrutto – prima ancora che di proprietà – della struttura in questione, che l’amministrazione termale avrebbe voluto utilizzare come plesso scolastico per i piccolissimi alunni dopo che il sisma del 21 agosto scorso ha praticamente messo al tappeto tutti i plessi disseminati sul territorio, sembra essere arrivata l’ora della verità, o quantomeno un primo significativo passaggio. Utile a capire finalmente dove possa essere la ragione tra due parti in causa che la ragione stessa, perdonate il bisticcio di parole, credono di averla entrambi.

La novità sostanziale è che la direzione Lavori Pubblici della Regione Campania ha notificato agli avvocati Bruno Molinaro e Ferdinando Scotto ma anche al Comune di Casamicciola ed a Pietro Lagnese e Gino Ballirano una nota avente ad oggetto: “Ordinanza n. 7146 del 13 dicembre 2018, comunicazione primo accesso per il giorno 22 febbraio 2019 ore 10”. Nel testo si legge quanto segue: “Con la presente il dott. Ingegner Crispino Carmine, dipendente della Regione Campania e domiciliato per la carica presso del Genio Civile di Napoli in via Alcide De Gasperi n. 28, nominato verificatore per l’ordinanza in oggetto gusta delega del dirigente del Genio Civile arch. Massimo Pinto, comunica la data del primo accesso per il giorno 22 febbraio 2019 alle ore 10. Il “primo accesso” tecnicamente consiste in una visita sui luoghi ed all’interno della struttura per valutare la veridicità fatta in sede giudiziaria dal Comune di Casamicciola e per spiegarci meglio dobbiamo tornare indietro di qualche tempo.

Lo scorso mese di dicembre, infatti, il Tar Campania ha emesso l’ordinanza relativa al giudizio di merito sulla controversia tra Diocesi di Ischia e Comune di Casamicciola. Quest’ultimo aveva requisito l’ex asilo della Sentinella per ospitarvi i bimbi della scuola dell’infanzia, ma la Diocesi si oppose, e nel giudizio cautelare ottenne la restituzione del possesso della struttura. Tuttavia, l’udienza di merito e l’ordinanza pubblicata alla fine dello scorso anno solare non hanno – come spiegato in premessa – ancora messo del tutto la parola fine alla vicenda: il Tar prese in considerazione una relazione depositata dal sindaco di Casamicciola, relativamente alle motivazioni su cui si era basato il Consiglio di Stato nell’appello della fase cautelare. Nella relazione veniva ipotizzato che i valori numerici di rischio sismico dell’edificio andavano letti esattamente al contrario di quanto fatto dalla magistratura, in modo tale che la struttura potesse considerarsi sufficientemente sicura per ospitarvi all’epoca le attività scolastiche. La tesi contenuta nella relazione indusse il Tar a conferire incarico alla Protezione civile per effettuare una verificazione e stendere una successiva relazione.  Da qui la decisione di spedire sull’isola l’ingegnere Crispino, il cui verdetto potrebbe avere una valenza determinante nell’ambito di questa controversia. Se infatti dovesse essere confermata la tesi configurata da Giovan Battista Castagna, significherebbe che la struttura poteva lecitamente essere utilizzata a fini scolastici, dunque la requisizione avrebbe dovuto e potuto essere legittimamente confermata, facendo cadere le motivazioni “cautelari” del Consiglio di Stato che dettero invece ragione alla Curia. Come detto siamo davanti a un bivio: se infatti dovesse essere stabilito che il grado di sicurezza (o di rischio, a leggerlo inversamente) dell’edificio era tale da permettere l’uso scolastico, verrebbe sancita la correttezza dell’operato del Comune. Se, al contrario, pur riconoscendo esatta la lettura dei dati fornita dal sindaco (e dunque sbagliata quella del Consiglio di Stato), la Protezione civile dovesse confermare l’inagibilità, allora dovrebbero essere rivisti moltissimi edifici scolastici isolani che presentano la stessa percentuale di sicurezza, e che tuttora ospitano studenti e docenti. Dunque, resta in parte ancora in piedi l’intricata matassa che cominciò a dipanarsi dall’autunno di un anno fa, nelfrenetico dopo-sisma isolano. Comunque vada, insomma, rischia di essere un gran casino.

Gaetano Ferrandino

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex