IL CASO Carenze nella sanità, nuova nota del Cudas
Per il tramite del suo presidente Gianna Napoleone, il Cudas ha indirizzato una nuova nota all’Asl Napoli 2 Nord ed al direttore generale Antonio D’Amore avente ad oggetto la mancata riattivazione di alcuni servizi come ad esempio i piccoli interventi chirurgici. Nel testo si legge: “Continuiamo a ricevere segnalazioni e lamentele da parte di cittadini ischitani ancora impossibilitati ad usufruire di prestazioni necessarie presso l’unico ospedale dell’isola, nonostante la fase emergenziale del Covid-19 sia ormai ampiamente superata e la maggior parte dei servizi sia stata riattivata anche sul territorio. Ciò che rende ancora più inspiegabili le defaillance assistenziali che perdurano, appunto, al “Rizzoli”.A cominciare dalla sospensione ancora in corso dei “piccoli” interventi chirurgici. Non si tratterà di operazioni salvavita, ma chi si trova alle prese con problemi che potrebbero e dovrebbero essere risolti dal chirurgo, non può aspettare all’infinito, sopportando nel frattempo dolori, fastidi e disagi che potrebbero essere evitati. E non tutti hanno la possibilità di risolvere queste situazioni rivolgendosi a strutture private. Il presidio pubblico al servizio di un territorio particolare come quello dell’isola non può sottrarsi sine die al suo dovere di garantire prestazioni basiche, che lo sarebbero anche in un semplice ospedale da campo. Ed è questo che, invece, sta accadendo sulla nostra isola, sempre più ingiustificatamente con il trascorrere del tempo.
Altra esigenza basilare da soddisfare è quella delle prime visite ortopediche. Esiste, fino a prova contraria, un reparto di Ortopedia e non è pensabile che per accedere ad una prima visita l’isolano sia costretto a rivolgersi ad altri presidi in terraferma o, addirittura, al privato. Un’altra situazione temporanea che si sta protraendo oltre ogni ragionevole e comprensibile giustificazione legata alla pandemia”.
La Napoleone poi aggiunge: “Terza attività da ripristinare è quella della chirurgia oculistica legata alle cataratte. Anche in questo caso, i cittadini continuano ad essere privati di un servizio che, seppur giovane nella nostra realtà ischitana, aveva rappresentato una importante novità, con un significativo riscontro da parte dell’utenza, in precedenza costretta a rivolgersi fuori Ischia, a strutture convenzionate perlopiù di altre Aziende sanitarie e ospedaliere, con costi non trascurabili a carico della Na2 Nord, in aggiunta al disagio dei pazienti di doversi spostare dall’isola. Una bella novità, anche giustamente evidenziata dall’Azienda, finchè è durata… Nel frattempo, in tanti restano in lista d’attesa, sempre più scoraggiati e, di fatto, costretti a rivolgersi altrove, perché le attese sanitarie non possono essere eterne. In considerazione di quanto appena evidenziato, sollecitiamo ancora con forza (come già facemmo qualche tempo fa senza grossi risultati) il pronto ripristino delle prestazioni sopra indicate, tutte fondamentali per l’ospedale territoriale di un’isola con una popolazione residente equiparabile ad un medio capoluogo di provincia, per non parlare delle esigenze degli ospiti forestieri, soprattutto per quanto riguarda il settore ortopedico”.