IL CASO Case popolari e ACER, la “stoccata” di Iacono

“Il presidente della case popolari (ACER) si è presentato nel Rione Umberto I a Forio con un codazzo rappresentato dal Sindaco e da consiglieri comunali ed invece di provare imbarazzo ed il salutare sentimento di vergogna per le condizioni in cui versano le palazzine e chiedere scusa per non essersene adeguatamente occupato insieme al suo istituto ed a chi lo accompagnava, ha puntato l’indice contro la nostra gente, sparando nel mucchio, ed accusandola di occupazione abusiva di immobili e di aver realizzato abusi minacciando denunce e conseguenze”.
Comincia così una dura nota del consigliere di minoranza Vito Iacono sulla visita del presidente ACER in quel di Forio poi l’attacco prosegue senza filtri: “Quel Rione ha una storia, che è la storia di tante famiglie e di generazioni che sono cresciute come un’unica famiglia condividendo momenti brutti e di grande difficoltà e superandoli insieme nel segno dell’amicizia e della solidarietà e meritava, nel tempo, ben altre attenzioni e cura. Se ci sono state infiltrazioni, contaminazioni, abusi, sono evidenti le responsabilità politiche, e non solo, di chi utilizza il disagio e la povertà ed il bisogno come occasione di clientela elettorale e per creare un rapporto di dipendenza con il cittadino mortificando la sua dignità ed il suo orgoglio. Parlare di diritto alla casa, di pianificazione, di speranza e di futuro è tutt’altro che una passerella nel degrado di cui è stato esso stesso protagonista e responsabile. E questo vale per il presidente dell’ACER e per chi, da oltre venti anni ricopre ruoli di responsabilità e mai si è dedicato alle questioni specifiche e che ieri si è reso protagonista di una esibizione indegna della storia di quel Rione. I Cittadini del rione hanno bisogno di assistenza, sicurezza, di vivere in un contesto all’altezza dei tempi non di accuse senza scuse. Una questione di Civiltà”.