CRONACA

IL CASO Furbetti dell’ombrellone a rischio sequestro e multa

Ischia. Mese di agosto. I villeggianti sono migliaia. Tra questi è sempre presente qualcuno che si crede più furbo degli altri, depositario di diritti che su una spiaggia pubblica proprio non potrebbe ostentare. Dalla spiaggia di San Pietro a quella della Chiaia i furbetti dell’ombrellone di turno si attrezzano per avere un posto al sole, in prima fila, per godere del bel mare ischitano senza il rischio di arrivare in spiaggia e non trovare posto. Sostanzialmente si tratta del servizio che offrono i numerosi stabilimenti balneari che lavorano a Ischia, ma il vantaggio è che è tutto gratuito. La sera, prima di ritornare nelle proprie dimore estive, alcuni villeggianti lasciano gli ombrelloni ben piantati nella sabbia. Alcuni lasciano a pochi centimetri dalla battigia anche sedie di plastica e tavolini. Al mattino, quando tutto attorno si è già creata una piccola folla di bagnanti, è necessario soltanto aprire l’ombrellone, disporre quanto serve per passare la giornata in spiaggia sul perimetro di spiaggia conquistato con quel pizzico di prepotenza che suscita l’ira degli altri bagnanti.

Ombrelloni e tavolini, i più pigri legano anche i giochi per evitare di doverli riportare a casa, in modo da assicurarsi una vista eccezionale e la comodità di avere il mare a due passi per tutta la vacanza. Una cattiva abitudine antica, particolarmente presente soprattutto lì dove le spiagge sono più piccole e lo spazio è ridotto. Un fenomeno che ad esempio ai Maronti c’è, ma è raro vista l’ampiezza della spiaggia. Molto più facile vedere i segnaposti dei villeggianti nelle spiagge di Ischia e Forio, piantate nella sabbia come bandierine del Risiko, quasi un vanto da mostrare agli amici invitati a godere del pezzo di sabbia interdetto agli altri bagnanti.

OMBRELLONI SEGNAPOSTO: COME PUO’ DIFENDERSI IL BAGNANTE

Di fronte a un tale atto di prepotenza e di ingiustizia la soluzione è semplice. Bisogna chiamare la Polizia Municipale o la Guardia Costiera per risolvere la situazione. Il materiale da spiaggia è destinato al sequestro e si rischiano anche multe salate. Spesso gli autori dell’invasione e dell’occupazione del tratto di sabbia preferisce fare finta di niente e puntare a comprare nuovamente l’attrezzatura da spiaggia. Come capitato già qualche giorno fa dove da alcune spiagge di Forio sono scomparsi ombrelloni e lettini disposti sulla spiaggia libera senza alcuna autorizzazione.

I bagnanti che si dirigono verso la bella spiaggia sono perplessi. Nonostante la possibilità di poter usufruire di molta spiaggia libera non sia minimamente intaccata, lo spazio c’è e i bagnanti che scelgono di posizionare telo mare e ombrelloni portati da casa non mancano, è innegabile che il colpo d’occhio che si percepisce all’arrivo sia straniante, non sembra proprio di avere a che fare con una spiaggia libera. Almeno questa è la percezione quando si arriva a passeggiare sulla sabbia. La domanda quindi sorge spontanea: quale futuro è riservato a Cava dell’isola? Spiaggia del tutto libera? Una delle tante con stabilimenti balneari a offrire servizio lettini e ombrelloni? O una via di mezzo lasciato alla libera interpetazione delle norne?

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Foto Giada Nitti

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