CRONACA

IL CASO Istantanee da degrado, la denuncia social di Dino D’Abundo

Un segnale stradale divelto e adagiato sulla lunga passerella del lungomare di Forio. E ancora, un tubo di scarico rotto che finisce diretto sulla spiaggia del centro di Forio, proprio a fianco delle scalinate che portano verso la spiaggia della Chiaia, lì dove, a pochi metri sfrecciano le autovetture verso il centro del comune turrito.

Inoltre, a terminare la carrellata di immagini condivise per alla popolazione, un segnale di divieto di transito, assposto su un supporto di fortuna, con vaso di fiori a fare da contrappeso. Sono queste le fotografie che il consigliere di minoranza Dino D’Abundo espone come segno di una cattiva gestione del territorio. «È nelle piccole cose – sottolinea il consigliere D’Abundo – che si valuta l’efficienza amministrativa, ed anche in questo l’amministrazione foriana ha fallito». sentenzia il consigliere che è sempre presente sul territorio per notare magagne e qualsiasi altro genere di problema che sussiste nel cuore di Forio.

Appena qualche mese fa D’Abundo aveva sottolineato quanto difficile fosse trovare dei cestini sul territorio di Forio. Una vera impresa, anzi una caccia al tesoro. E a disegnare la mappa dei punti, ben pochi, dove è possibile individuare i preziosi “canestri” forieri di pulizia, dove poter gettare una carta o qualsiasi altro genere di rifiuti, ci aveva pensato proprio Dino D’Abundo che aveva denunciato: “Forio è diventata un gabinetto e la responsabilità è tutta dell’amministrazione”. In effetti, basta fare una passeggiata lungo le arterie principali del comune turrita per rendersi conto di quanto siano rari i contenitori dove turisti e residenti dovrebbero avere la possibilità di riporre qualsiasi tipo di scarto, in modo da contribuire a mantenere pulito il territorio. Anche la pubblica illuminazione era stata oggetto di attenzioni: “A distanza di un anno e mezzo dalla campagna elettorale – ha ricordato Dino D’Abundo – le promesse a titolo di cambiale elettorale sono state disattese. Era stata garantita l’illuminazione della strada, successiva al posizionamento di pali pubblici, “temporaneamente alimentati da un comune limitrofo!?”, ma a tutt’oggi ciò non è avvenuto e la popolazione foriana per l’ennesima volta è stata presa in giro dall’amministrazione. Poi ci raccontano che tutto va bene… non solo Mezza Via è al buio ma gran parte del territorio.

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